L’arte di trasformare un’idea in materia con Yvonne Ekman e Raquel Aversano a Fossa, l’esplorazione del suono a Poggio Picenze con Ben Bennet, le impronte collettive di Indira Urrutia a Barisciano e il “sistema di classificazione per oggetti molto piccoli” di Brian Collier a Fontecchio.
Prosegue a pieno ritmo, nell’Abruzzo Aquilano, ‘Arca – Arte, rigenerazioni, comunità, abitare’, progetto che coinvolge tredici artisti internazionali in undici comuni del cratere fino al primo dicembre, con direzione artistica di Silvia Di Gregorio.
A Fossa, nel Mubaq di Lea Contestabile, Aversano ha presentato foglie in ceramica create con i bambini come simbolo di rinascita, mentre Ekman ha lavorato sull’esperienza tattile dell’argilla.
A Poggio Picenze Bennet, percussionista statunitense, realizzerà un laboratorio sul putipù, strumento della tradizione popolare.
A Fontecchio Collier esplora i legami tra uomo e natura con un progetto che coinvolge la cittadinanza, accolto dalla sindaca Sabrina Ciancone. A Barisciano Urrutia ha concluso ‘Impronte collettive’, installazione nata dalle tracce di 150 abitanti.
Il progetto è sostenuto dalla Bcc, dal Programma Restart Priorità C e dall’Usrc, con la collaborazione del Teatro stabile d’Abruzzo, del Munda, del Maxxi e dell’Università dell’Aquila.
