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Asl 1: studio sulla musicoterapia diventa caso nazionale

Il lavoro è stato portato avanti dal Dipartimento della Salute Mentale, pubblicato sulla "Rivista di Psichiatria", una delle più prestigiose del settore. La musicoterapia, praticata da tempo con buoni riscontri dalla psichiatria aquilana, ha avuto anche l'apprezzamento di Vasco Rossi.

Uno studio sulla musicoterapia del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila è stato pubblicato dalla ‘Rivista di Psichiatria’, una delle più prestigiose del settore, come riconoscimento dei risultati ottenuti con gli utenti. La notizia è stata riportata dall’Ansa Abruzzo.

La peculiarità della terapia si basa sulla musica della canzone d’autore che, associata ai testi, contribuisce a creare idee, emozioni e sentimenti, sviluppando abilità sociali: la musicoterapia, praticata da tempo con buoni riscontri dalla psichiatria aquilana, ha avuto anche l’apprezzamento del cantautore Vasco Rossi.

L’attività è stata portata avanti da un gruppo di lavoro, composto da specialisti che operano all’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila, nel territorio e nell’Università, di cui fanno parte il dottor Stefano Ventruto, tecnico della Riabilitazione psichiatrica e psicosociale nonché musicoterapeuta, il professor Alessandro Rossi, ordinario di Psichiatria, e gli psichiatri Paolo Stratta, Dalila Talevi e la professoressa Francesca Pacitti. La musicoterapia è un’attività riabilitativa integrata nel programma di cura della Salute mentale che l’utente può intraprendere, con l’équipe multidisciplinare-multifunzionale, nelle unità operative del servizio psichiatrico universitario di diagnosi e cura, nella struttura riabilitativa psichiatrica residenziale post acuzie e nel centro diurno psichiatrico dell’Aquila.

Il diverso approccio alle cure rientra nelle molteplici attività di assistenza che il Dipartimento Salute Mentale, sostenuto dalla Direzione aziendale guidata dal manager, Ferdinando Romano, assicura agli utenti. “Con le modalità di terapia illustrate nell’articolo pubblicato dalla rivista di psichiatria è stato dimostrato che l’ascolto della musica ha prodotto riduzione dello stress e favorito una sintonia tra i membri del gruppo, creando sentimenti positivi di unione e legame, contribuendo ad agevolare l’accettazione del ricovero” si legge in una nota della Asl.

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