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Asl 2, Taglieri: “Personale infermieristico abbandonato”

"Il premio produttività rischia di restare bloccato dall'incapacità organizzativa dei vertici Asl e della Giunta"

Beffati e abbandonati. Gli infermieri della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, che in questi mesi hanno risposto presente davanti alle richieste dell’Azienda ospedaliera, hanno rinunciato ai turni di riposo mettendo a rischio la propria incolumità pur di garantire l’assistenza ai cittadini, stanno subendo l’ultimo di tanti sgarbi. Infatti, per un cavillo burocratico, non viene corrisposto il premio produttività 2019 anche ai professionisti che non hanno potuto usufruire dei propri turni di riposo su espressa richiesta della Asl. Insomma, chi ha dato disponibilità, chi è stato in prima fila nel momento più grave della pandemia, viene penalizzato economicamente. Ecco come vengono trattati quelli che erano identificati come “eroi”. Tanta propaganda sui social e sulla stampa, ma alla prova dei fatti i vertici della Giunta regionale e dell’Azienda voltano di nuovo loro le spalle. È una storia che si ripete uguale a sé stessa, come accaduto con le premialità Covid, erogate in gravissimo ritardo e con molti professionisti che aspettano ancora i gettoni del gennaio scorso. Sembra evidente che ci siano enormi problemi organizzativi tra la dirigenza, ma questo centrodestra o non è in grado o non ha la volontà politica di risolverli definitivamente. E non so quale delle due opzioni sia la peggiore”.

Lo afferma il Vicepresidente della Commissione Sanità in quota M5S Francesco Taglieri, che entra poi nel dettaglio: “Una situazione grave che rischia di andare in contrasto con quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2016/2018. L’articolo 29 riporta con chiarezza come a ciascun dipendente debbano essere corrisposti riposi settimanali, in funzione della propria attività lavorativa. L’articolo 31, invece, specifica come il lavoro straordinario non possa rientrare nell’ordinaria programmazione delle attività. Ma è surreale ciò che sembra essere accaduto nella Asl 02, la cui incapacità gestionale ha creato un circolo vizioso. Al personale a cui è stato imposto di fare uno straordinario, non viene riconosciuta la produttività del 2019 perché in difetto con le ore di riposo, i gettoni per i tamponi, le vaccinazioni e gli straordinari. Il tutto, molto probabilmente, per l’incapacità organizzativa dei dirigenti dell’Azienda. Le criticità della pandemia e la carenza di personale infermieristico e non solo, non hanno dato la regolare possibilità ai professionisti di andare in ferie. Come si può pensare che possano recuperare le ore di riposo e conservare il diritto a tutti i bonus che spettano loro? Sembra emergere un comportamento del tutto inaccettabile dai vertici della Asl, con un’interpretazione del Contratto Collettivo a seconda della propria convenienza, non seguendone passo passo le indicazioni. Il tutto senza cercare un accordo tra le parti per andare oltre la burocrazia. In queste ore si sarebbero anche aperte trattative personali dove si stanno individuando singolarmente le posizioni e le situazioni di ogni singolo dipendente, cosa che dal nostro punto di vista doveva essere fatta antecedentemente alla situazione attuale”.

“È necessario – conclude – fare immediata chiarezza sulla vicenda, avere una risposta sul tema e capire, una volta per tutte, perché si creino questi cortocircuiti intollerabili all’interno della Asl 02. Perché se è chiaro a tutti che la pandemia ci abbia messo con le spalle al muro, costringendo tanti professionisti a lavorare senza sosta correndo perfino il rischio di infettarsi, non è accettabile che questi siano poi abbandonati. Pretendere impegni extra per poi voltare le spalle quando deve essere remunerato il lavoro sembra una prassi consolidata di questa Azienda Sanitaria. La Giunta regionale ha già revocato l’incarico al DG della Asl dell’Aquila Roberto Testa, ma inspiegabilmente non si muove nei confronti di chi ha responsabilità sanitarie sul territorio di Lanciano-Vasto-Chieti. Un comportamento per me inconcepibile e di cui chiederò conto in ogni sede e con qualsiasi modalità a mia disposizione”, conclude.

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