Scaturiscono polemiche dopo la decisione sui tagli alla sanità, secondo la quale soltanto tre ambulatori resteranno aperti. Razionalizzare è bene ma senza penalizzare i cittadini. È questo in rapida sintesi il pensiero del Sindaco di Celano ingegnere Settimio Santilli a riguardo della vera e propria ‘bomba’ esplosa in queste ore nella Marsica a proposito della decisione, fin da subito contestata da alcuni Sindaci del comprensorio, assunta dalla Asl di lasciare aperti solo tre ambulatori (Avezzano, Tagliacozzo e Pescina) per le vaccinazioni.
Il provvedimento adottato dalla Asl marsicana non ha mancato, come detto, di suscitare le immediate reazioni. Il sindaco Santilli, infatti, si unisce con convinzione alla presa di posizione del Sindaco di Ovindoli Simone Angelosante il quale, ricorrendo ai social, fa sapere che «per risparmiare pochi euro, la Asl di Avezzano Sulmona Castel di Sangro ha deciso di ridurre i centri di vaccinazione sul territorio. Questo comporterà che la parte più debole della società (anziani e bambini) sarà costretta a fare in alcuni casi oltre 70 km, tra andata e ritorno per essere vaccinati. Il limite è colmo».
«Non mi sembra una scelta sensata – ribadisce a proposito il Sindaco Santilli – e sono d’accordo con il primo cittadino di Ovindoli quando evidenzia in particolare il grave disagio che questa comporterà per le fasce più deboli della società, ovvero anziani e bambini. Sono quantomeno indignato, poi, per l’incomprensibile esclusione di Celano che è bene ricordarlo è sede del Distretto sanitario di base, una struttura importante e funzionale al servizio di migliaia di utenti. Concordo pienamente con quanto affermato da Angelosante e cioè che il piano di razionalizzazione delle spese adottato dalla Asl non porterà a nessun risultato concreto, in termini economici, ma solo ad aumento delle difficoltà e dei disagi da parte dei cittadini che in alcuni casi per provvedere alla vaccinazione devono sobbarcarsi decine di chilometri».
«È bene specificare – afferma ancora il Sindaco Santilli – che non sono contrario ad una politica del risparmio nella Pubblica Amministrazione corretta, trasparente ed efficiente. Ma è altrettanto vero che ci sono delle decisioni indifendibili quali quelle che vorrebbero in nome della spending review far abbassare i costi, diminuendo di pari passo anche la qualità e la quantità dei servizi offerti. Un settore di straordinaria importanza qual è appunto quello sanitario, che ci riguarda tutti indistintamente, dovrebbe essere certamente rammodernato e riqualificato, ma senza incorrere, per forza di cose, in penalizzazioni ulteriori per i cittadini e gli utenti, già alle prese con disagi e disfunzioni di varia natura».
Nell’ottica della razionalizzazione delle spese sanitarie i tagli non finiscono certo qui. Da parte della Regione ancora oggi non vengono erogati gli assegni di cura per fronteggiare le situazioni delle famiglie con portatori di handicap gravi o particolari patologie.
«È doveroso stigmatizzare a riguardo – afferma Maria Antonietta Zaurrini, delegata alle politiche sociali del Comune di Celano – come tale ritardo da parte della Regione stia creando non poche difficoltà alle famiglie. Per la maggior parte di esse l’Amministrazione Comunale, con contributi economici, che non vengono erogati dalla Regione, si sta facendo carico dei sostegni familiari per fronteggiare le situazioni delle famiglie con portatori di handicap gravi. Ad oggi è l’Amministrazione comunale, infatti, che con interventi economici si sta facendo carico del necessario sostegno alle famiglie». «Si tratta – conclude Zaurrini – di una serie di gravi patologie e non solo quelle ricomprese nel Plna, come ad esempio la Sla, ma anche non vedenti/non udenti e per il trasporto disabili, che meritano un’attenzione massima e non ritardi vergognosi per una civiltà civile e sensibile».
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Celano
Foto di: marsicanews.com