All’ospedale di Pescara, dal prossimo primo maggio, sarà attivo il servizio di Parto-analgesia, strumento di contenimento del dolore da parto mediante l’uso di farmaci anestetici e oppiacei somministrati per via epidurale.
L’attivazione arriva al termine di una specifica attività formativa, svolta tramite numerosi incontri multidisciplinari tra medici anestesisti, ginecologi, neonatologi, ostetriche e infermieri delle Unità Operative Gestione Blocco Operatorio, Ostetricia e Ginecologia, Terapia Intensiva Neonatale (Tin).
In Italia – ricorda la Asl – la percentuale di ospedali in grado di garantire la partoanalgesia è ancora estremamente bassa: meno del 20% delle gestanti ha potuto partorire con la partoanalgesia e questa percentuale è totalmente concentrata nei pochi ospedali (la maggior parte nel centro-nord) dove è presente il servizio.
Presso il Blocco Parto della Uoc di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile di Pescara, ricorda ancora la Asl, “si espletano più di 2.000 parti all’anno e questo dato numerico, di per sé, definisce l’Ospedale Civile di Pescara come Punto Nascita di II livello con un tasso di cesarei in linea con i migliori centri ostetrici d’Italia”. Tra l’altro, dal primo febbraio è stata istituita una guardia di Anestesia Ostetrica h24, “indispensabile per il Servizio di parto-analgesia”.
Il calendario del corso di preparazione al parto con gli incontri dedicati alla partoanalgesia è già presente sul sito web della Asl di Pescara, dove è stata anche pubblicata una brochure informativa rivolta alle gestanti. Stamani la conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio: presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, il direttore generale della Asl, Vincenzo Ciamponi, il direttore sanitario, Antonio Caponetti, il direttore Dipartimento delle Chirurgie, Massimo Basti, il direttore Dipartimento Materno – Infantile, Maurizio Rosati, il dirigente medico responsabile UOSD Gestione del Blocco Operatorio, Maria Rizzi, e il responsabile UOSD Attività Consultoriali. Maria Carmela Minna.