Sul profilo social ufficiale del club rossoblu appariva, come commento ad una foto di gruppo, ‘Atletico 6 bellissimo’, e per capirne il senso non bisogna, di certo, faticare troppo. Poche ore prima, sul prato del ‘Comunale’ di casa, lo show di marca rovetana, con tanto di conto tennistico lasciato in cassa agli ospiti di giornata. Civitella e San Giuseppe di Caruscino, l’uno di fronte l’altro, come voluto dal calendario per la settima d’andata.
Prestazione di carattere e superiorità manifesta sin dalle prime battute di gara. Il saldo del passivo infierisce sui ragazzi dell’Aveiane, e a firma del ko la tripletta di Tolli e le reti di Sabatini, Alfano e Di Pasquale.
«Una partita, a mio avviso – ha spiegato il presidente Alessandro Mancini – più complicata rispetto a quella di una settimana fa, ad Ortucchio. In quell’occasione la carica emotiva era data dalla portata del match, nella gara di domenica al contrario il pericolo era quello di approcciare male, senza la giusta concentrazione, per via di quello che dice la classifica. E invece devo fare i complimenti a nostri ragazzi, è stata una prova di grandissima maturità. Un 6-0 di certo condizionato da errori loro piuttosto evidenti, ma sarebbe potuta terminare 3-0, piuttosto che 9-0».
Un 6-0 che rimanda ai nove gol rifilati al Caruscino all’esordio, e la sensazione è che questo gruppo abbia un potenziale collettivo esplosivo. La classifica per l’Atletico apre al secondo posto, in compagnia di Deportivo Luco e Plus Ultra, ad appena una lunghezza dal vertice che, in questo momento, premia la Marruvium di San Benedetto dei Marsi.
«Rispetto alla scorsa stagione dobbiamo imparare dagli errori. Se abbiamo sempre peccato nell’approccio alle partite sulla carta più semplici, come quelle casalinghe contro Villavallelonga, Castronovo e Marruvium, quest’anno dobbiamo essere bravi a portare a casa i punti in gare come queste».
E sullo stato di grazia di Francesco Tolli, il presidente dell’Atletico non si risparmia: «Che dire su di lui? Siamo amici da una vita, è il nostro capitano e incarna in tutto e per tutto i valori che chiunque riconosce all’Atletico. Non ci sono parole per descrivere ciò che rappresenta».