«Attenzione massima alla città ducale», è il commento in merito del presidente Luciano D’Alfonso e del consigliere regionale Luciano Monticelli, che evidenziano la volontà dell’Ente Regione di risollevare le sorti dello sport della città ducale, che ha subito pesanti conseguenze dal maltempo dello scorso anno e che ha visto una totale assenza amministrativa della gestione sportiva nell’ultimo biennio.
«Parliamo – spiegano meglio gli amministratori – di due importantissimi centri di aggregazione che hanno dovuto fare i conti con ingenti danni e con non concluse progettualità gestionali e che, da allora, sono rimasti incustoditi e lasciati all’abbandono o, nel caso del Campo da Tennis, totalmente chiusi. Una grande perdita per la cittadinanza, soprattutto per le nuove generazioni che da lungo tempo stanno pagando l’assenza di luoghi nei quali incontrarsi e praticare sport».
Da qui la decisione di mobilitarsi per la risoluzione del problema da parte del governo regionale, dopo che il consigliere Monticelli ha raccolto le istanze sollevate dal territorio e dalle associazioni sportive che utilizzano le strutture.
I finanziamenti permetteranno la realizzazione, per il Campo da Tennis, di una copertura crollata a causa delle ingenti nevicate e assolutamente necessaria perché si possa fruire della struttura stessa; nel caso, invece, del Centro Turistico Integrato, la somma di 250mila euro consentirà di risanare le diverse problematiche che da tempo lo affliggono, tra le quali, ad esempio, il campo in sintetico il cui manto è totalmente da sostituire.
«Si tratta – continuano D’Alfonso e Monticelli – di impianti sportivi al collasso, ai quali era necessario dare attenzione. Un tassello fondamentale per la dimensione sociale della città di Atri, a cui dunque non facciamo mancare il sostegno che essa merita. Grazie ai due finanziamenti regionali, infatti, la cittadinanza potrà presto tornare a usufruire di due centri per i quali nessuna negligenza è giustificata. Gli impianti sportivi non possono essere abbandonati e dimenticati. Noi intendiamo restituirli alla comunità».
Fonte: Ufficio Stampa Luciano Monticelli
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