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Attestati screening Avezzano: la gaffe del Comune

Il consigliere comunale Genovesi: "Ho ricevuto 4-5 messaggi di persone che lamentavano il fatto che gli attestati di merito fossero arrivati 'a chi sì e a chi no'"

È polemica sulla consegna degli attestati di merito ai volontari che hanno preso parte allo screening nella città di Avezzano.

Non tutti infatti, tra coloro che sono stati in prima linea nella campagna di screening avviata dalla Regione Abruzzo nella Marsica e su tutta la provincia dell’Aquila, avrebbero ricevuto l’attestato.

Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha voluto personalmente ringraziare coloro che hanno contribuito gratuitamente alla campagna dei test sulla popolazione per monitorare il contagio da coronavirus, ma “partendo dai suoi sostenitori”.

Un fatto che ha generato critiche e polemiche tra gli stessi operatori sanitari, medici, infermieri e volontari che non hanno ricevuto l’attestato.

La macchina organizzativa, infatti, ha visto impegnate quasi 400 persone: 150 dipendenti comunali, 122 volontari provenienti anche da fuori regione, 62 sanitari impegnati nel prelievo, 65 assistenti sanitari.

Sul caso, interviene a gamba tesa – ai microfoni di Info Media News – il consigliere comunale di opposizione, eletto in quota Lega, Tiziano Genovesi: “Personalmente ho ricevuto 4-5 messaggi di persone che lamentavano il fatto che gli attestati fossero arrivati ‘a chi sì e a chi no’, purtroppo devo dire che i primi a riceverli sono stati ‘gli amici degli amici‘ e i sostenitori del sindaco. Evidentemente, dopo qualche lamentela, hanno capito che non poteva questo il giusto metodo per poter portare avanti l’attività: so che da ieri hanno iniziato a chiamare anche altre persone e che entro venerdì verranno assegnati gli attestati a tutti gli operatori sanitari”.

Venerdì mattina, infatti, si è svolta la cerimonia di consegna solo ad alcuni rappresentanti dei volontari impegnati.

Una gaffe istituzionale che ha creato imbarazzo in seno alla stessa amministrazione comunale.

E anche se si è tentato un salvataggio in calcio d’angolo precisando che “Ai volontari che non potevano oggi essere presenti, sarà recapitato l’attestato nelle prossime ore”, gli esclusi hanno comunque fatto sentire la loro voce.

“In generale la campagna di screening poteva essere gestita meglio, nei giorni scorsi ho sollevato la polemica perché Avezzano era fanalino di coda in provincia proprio per l’attività di screening. Qualcuno mi ha accusato di voler fare sciacallaggio mediatico e politico, ma questa è solo una presa d’atto di una gestione che non è stata portata avanti con i giusti modi e anche quest’ultimo fatto degli attestati ne è una evidenza”, aggiunge.

“Ben venga il ricredersi e richiamare tutti, ma gli operatori vanno ringraziati tutti quanti – conclude – dal primo all’ultimo”.

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