Ieri sera, alle 22, un gruppo di giovani – sembra in preda ai fumi dell’alcol dalle prime indiscrezioni trapelate – ha provocato danneggiamenti ad abitazioni private a Luco dei Marsi.
Ad essere presi di mira dai vandali citofoni, cassette lettere e portoni.
“Ieri sera sono accaduti fatti gravi nel nostro paese, fatti che non fanno onore a chi li ha commessi e alla nostra comunità. Ora, atteso che le forze dell’ordine, con cui sono in queste ore a stretto contatto per gli aggiornamenti sul caso, stanno lavorando per individuare i responsabili e ricostruire nei dettagli l’accaduto, quelle che sono le informazioni certe è che inermi famiglie sono state fatte oggetto di vere e proprie aggressioni da parte di persone che, stando alle prime notizie raccolte, sotto l’evidente effetto dell’alcol, non si sono fatte scrupolo neanche di colpire donne indifese”, spiega il sindaco di Luci, Marivera De Rosa.
I giovani sono stati redarguiti da una famiglia di origini marocchine: ne è nato un diverbio, ma nessuno è rimasto ferito nello scontro verbale, tanto che è stato deciso anche di non sporgere denuncia.
Le famiglie dei ragazzi hanno chiesto scusa per quanto accaduto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Luco dei Marsi.
“Un gruppetto, attualmente in via di identificazione, che si è preso il gusto di danneggiare le abitazioni poste lungo il suo percorso, e che ha risposto con insensata violenza a chi li redarguiva. Non vi sono parole sufficienti a esprimere lo sdegno per questi atti vigliacchi, che non hanno scusanti. Qualcuno mi ha parlato di un litigio tra ragazzi. Come ce ne sono stati in tutti i tempi. Ma che, in tal caso, avrebbe dovuto avere le normali caratteristiche che una lite tra ragazzi in tutti i tempi ha avuto”, aggiunge il primo cittadino.
“I limiti del tollerabile, della decenza, della ‘normalità’ così definita. In ciò che è successo ieri, qualunque sia stata la causa scatenante, non vi è stato nulla di normale, di tollerabile. Ed è raggelante il solo pensiero di quello che poteva, in aggiunta, succedere. Ho notato, tra l’altro, che in certe occasioni riemergono le improvvide uscite e tendenze di qualcuno, isolato per fortuna, pronto a cavalcare certi misfatti per propugnare idee fuori da ogni Grazia di Dio, per fomentare l’odio, la frustrazione di alcuni o, peggio, manipolare gli umori e le pulsioni dei giovani, talvolta presi dalle intemperanze dell’età e, soprattutto in questo tempo difficile legato alla pandemia, potenzialmente più esposti a eccessi”, prosegue De Rosa.
“Certi propagatori di teorie strampalate, spesso in età avanzata rispetto a questi giovani, dovrebbero vergognarsi e avere il buon gusto di tacere, oltre che ricordare che certe affermazioni possono avere ricadute penali. Questa storia scrive una brutta pagina per la nostra comunità che, pure con le difficoltà di ogni altra, è sempre stata una comunità solidale, dotata di forte senso civico, laboriosa e giusta, e che è composta per la maggior parte da giovani che, ciascuno col proprio carattere e caratteristiche, sono il nostro fiore all’occhiello, attivi e capaci, bravi nei loro campi d’attività, grandi lavoratori come i genitori, in grado di esprimere grandi talenti in tanti settori, dotati di educazione e di etica, in grado perciò di rispettare e tutelare i più indifesi, dotati dell’intelligenza di sapersi svagare senza scadere negli eccessi rovinosi, e che non devono essere squalificati dai comportamenti di pochi”, sottolinea.
“Naturalmente, fermo restando l’assunzione di responsabilità da parte degli autori dei fatti di ieri, saranno adottate tutte le misure necessarie per aumentare i controlli e applicare tutti i provvedimenti che si riterranno utili, anche previa consultazione degli Organi di sicurezza provinciale, a far sì che certe vicende non si ripetano più. Mi auguro che ciò sia utile a ricordare a certi che le conseguenze delle proprie azioni possono avere ricadute generali, e mi auguro anche che abbiano la maturità, o che chi deputato a ciò glielo faccia capire, che di questo non avranno che da ringraziare loro stessi”, spiega ancora il sindaco.
“Al riguardo, invito gli esercenti e i genitori a vigilare al massimo, e le famiglie a esercitare il loro ruolo educativo con l’attenzione che certe vicende richiamano con urgenza, e di considerare, nel farlo, le nefaste conseguenze che certe situazioni, magari nate come semplici scaramucce, semplici, mi si passi il termine, ‘ragazzate’, poi gravate dalle intemperanze causate dall’alcol, possono avere sul futuro dei propri figli. Credo che sia il primo e fondamentale atto d’amore verso di loro. Esprimo a tutte le famiglie colpite da questa vicenda la massima solidarietà, e mi auguro che questo episodio sia fonte, per gli autori, con le conseguenze, di riflessioni più mature e sane, e che dunque possa rappresentare per loro occasione di crescita ed emendamento, cosa che tutti noi, sono certa, saremmo ben lieti di apprendere”, conclude il primo cittadino.