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Atti vandalici all’indirizzo del presidente Paris: «Comportamenti mafiosi», ma c’è un video che li incastra

Il  presidente Gianni Paris ancora al centro della bufera. L’Avvocato, a capo dell’Avezzano Calcio, ha denunciato ieri i gravissimi fatti accaduti durante la notte tra il 3 e il 4 maggio all’interno di un’area privata del massimo dirigente biancoverde. Nel pomeriggio di ieri, sul sito ufficiale del club marsicano è apparso un post con foto allegate relativo agli atti vandalici commessi ai danni di una delle auto del presidente.

‘Il presidente Gianni Paris, proprietario del veicolo, depositerà atto di denuncia querela contro alcuni soggetti ben noti alla questura in ordine ai daspo e agli atti di violenza perpetrati in questi ultimi anni. Il presidente consegnerà anche un video in cui si vedono i responsabili mentre spezzano gli specchietti laterali, forano le ruote anteriore e posteriore sinistre e graffiano le scritte legate alle aziende del nostro presidente poste sul veicolo stesso. 

“Si tratta di un atto di stampo mafioso”, queste le parole del presidente, subito dopo l’aver scoperto l’accaduto nell’area esterna privata di sua pertinenza. “L’avevo già detto in passato che questi soggetti stavano agendo con comportamenti molto simili alle organizzazioni a delinquere. E così con questo gesto lo hanno confermato. Non mi sbagliavo affatto. Vado avanti perché contro la violenza e la meschinità ci gioco a tennis… Aspetto la prossima mossa, così vedrete anche le facce di questi delinquenti da quattro soldi, che si travestono da ultrà e che vogliono andare in tivù”.’

 

Un episodio simile, in parte, era stato raccontato dalla cronaca pescarese in occasione degli attacchi al presidente del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani, quando entrambe le auto di sua proprietà furono date alle fiamme durante la notte. Paris, già tempo fa, aveva parlato di comportamenti a stampo mafioso da parte di una parte della tifoseria avezzanese, in merito a presunte minacce verso altri sostenitori e complotti atti a disertare lo stadio. L’attacco alla vettura con il logo e i simboli societari lascerebbe presupporre che le mire fossero nei confronti del Gianni Paris presidente, di fatto, però, non esistono riferimenti nei confronti di chiunque si sia reso protagonista di un comportamento criminale e vandalico come questo.

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