“Questa volta ci dispiace avere ragione.” Esordisce così il segretario Dem Alessandro Lusi riguardo alla vicenda dei compensi agli amministratori locali. Dopo le polemiche dei giorni scorsi con una nota del 14 ottobre l’ISTAT replica di nuovo al Comune di Capistrello riportando il dato ufficiale dei residenti, che equivale alle 4889 unità. Un dato che chiarisce come l’aumento delle indennità non sia legittimo.
“Quello che lascia basiti in questa vicenda è che l’ISTAT inviò una comunicazione già nello scorso aprile con la quale comunicava lo stesso dato. Imbarazzante peraltro il passaggio dove si esplicita letteralmente che tutto ciò perché, non appena fu portato all’attenzione e segnalato il “pastrocchio” firmato dall’amministrazione targata Ciciotti, lo stesso sindaco scrisse una lettera indirizzata agli uffici competenti per accertare l’esatto dato affinché la delibera fosse corretta. Un modus operandi purtroppo noto con questa amministrazione, capace di scaricare responsabilità sempre sugli altri, ignorando il fatto che il proprio ruolo è anche quello di vigilanza e controllo della macchina amministrativa.
In un momento delicato come questo ci saremmo aspettati misure a sostegno della popolazione, anziché pensare all’innalzamento delle indennità – conclude il segretario Lusi – Il Comune di Capistrello non può essere un bancomat degli amministratori. Le indennità che Sindaco e assessori si sono auto-aumentate ora costituiscono un danno erariale se non restituite. Il danno di immagine invece è ormai irreversibile di fronte a tutta l’opinione pubblica, una vicenda che sembra una barzelletta ma purtroppo è la triste realtà in questo paese. Un Sindaco che in Consiglio comunale rivendica con grande certezza di aver deliberato correttamente e poi viene sbugiardato dalla carte dà bene conto dell’inaffidabilità di questa Amministrazione. Quello che stupisce è il silenzio dei consiglieri comunali coinvolti in questa pessima figura e incapaci di dire una sola parola, di farsi valere, di prendere le distanze”.