COMUNICATO STAMPA
“Siamo tutti consapevoli delle difficoltà e delle incertezze legate al momento di transizione che viviamo da tempo l’intero comparto dell’automotive. Una situazione condizionata dalle decisioni del colosso Stellantis, unico produttore di veicoli rimasto in Italia. Siamo ancor più consapevoli delle difficoltà che la sospensione e/o la diminuzione della produzione si riverbera direttamente sui salari e quindi sul potere di spesa delle famiglie dei lavoratori a tutto danno dell’economia dei territori”.
Cos’ si legge in un comunicato dell’assessore Tiziana Magnacca.
“La Regione Abruzzo, e nello specifico l’Assessorato alle Politiche del lavoro, è in costante contatto con le parti datoriali e con i sindacati di categoria affinché si possano mettere a disposizione ogni misura utile a gestire questo momento difficile in una situazione di limbo tra motore endotermico ed elettrico.
Una transizione ecologica e digitale dalla quale non si può prescindere e che indiscutibilmente causa ripercussioni sui livelli di produzione e di conseguenza preoccupazione sul fronte occupazionale”.
“Come Assessorato alle Attività produttive avvertiamo il peso della responsabilità verso le famiglie abruzzesi e siamo impegnati perché ci siano le migliori condizioni sul fronte delle opportunità per consentire alle aziende di restare in Abruzzo con i volumi di produzione di sempre per attrarre nuovi investimenti.
Sono ben quantificabili impegno e presenza del presidente Marsilio. E’ indubbio il protagonismo propositivo della Regione Abruzzo per la costruzione di politiche europee che tengano conto delle necessità dei territori e dei nostri settori industriali più importanti. Tutto questo -conclude – è la prova dell’attività di un impegno che non può non passare attraverso una sensibile e attualizzata rivisitazione di alcuni meccanismi europei che deve avvenire attraverso il dialogo e il confronto continuo. L’Abruzzo al centro dell’Europa con lo sguardo rivolto al comparto dell’automotive e al suo indotto: su questo siamo impegnati in prima persona“.