Non sempre il futuro arriva con clamore. A volte nasce in una sala consiliare, quando un gruppo di persone decide che la cultura non deve restare un privilegio ma diventare respiro comune. È successo ad Avezzano, dove sette imprenditori illuminati hanno donato 33 abbonamenti teatrali alle scuole del territorio per la Stagione di Prosa 2025/2026 del Teatro dei Marsi. Un gesto che non parla di beneficenza, ma di visione: quella di chi crede che un ragazzo seduto in platea, davanti a una storia che prende vita, possa imparare a guardare sé stesso e gli altri con occhi nuovi.
“Noi non parliamo, ma facciamo” — ha detto il vicesindaco Domenico Di Berardino — “questa è la prova che il pubblico e il privato possono accendere insieme scintille di futuro. Donare cultura significa costruire cittadinanza, educare alla bellezza, offrire ai nostri giovani una possibilità concreta di crescere. Quello che abbiamo fatto con il Festival delle Scuole oggi lo fanno queste aziende che ringraziamo di cuore”.
Un pensiero che trova eco nelle parole del direttore artistico della Stagione di Prosa del Teatro dei Marsi, Patrizio Maria D’Artista: “È un gesto di responsabilità civile in una società che si nutre sempre più di autorappresentazione. Un’iniziativa che vuole promuovere l’incontro autentico con l’altro, un incontro che può risultare difficile per i ragazzi troppo spesso abituati più allo schermo che alla lettura. Il teatro, da secoli, rappresenta un’autentica scuola dei sentimenti: un luogo in cui si apprende l’arte dell’empatia, dell’ascolto e della comprensione profonda dell’umano. Esso concorre alla formazione dell’identità personale, che non è un dato originario ma il risultato di un processo educativo e relazionale. In un’epoca dominata dalla virtualità e dalla disincarnazione delle esperienze, il teatro riconduce i giovani al tempo presente, alla verità concreta del corpo, della parola e delle emozioni condivise.”
I dirigenti scolastici presenti hanno accolto l’iniziativa come un esempio di inclusione culturale, ricordando che abbattere le barriere economiche all’accesso alla cultura significa dare forma a una società più giusta e che la vocazione e le potenzialità, si scoprono con le esperienze. Anche con quelle fatte fuori dalla scuola, magari in un Teatro.
A rendere possibile tutto questo sono stati la ditta TecnoEdil con Guido Di Matteo, la Farmacia Scoccia rappresentata in sala consiliare da Valeria Colaprete, Katherine B di Riccardo Savella, Antonio Falco dell’Agenzia Proxima, la società Forza e Coraggio Avezzano con il presidente Luca Marco Aurelio, Valerio Arturo Rosini di MyAgent Unicredit e Agostino Fiore di R&R Agency Srl, business partner della Duferco Energia Spa. Sette aziende – ma l’iniziativa è aperta ad altri che volessero partecipare – che hanno consegnato gli abbonamenti ai dirigenti scolastici nell’ambito di una iniziativa nata con la preziosa collaborazione di Gianna Facchini.
Il 1° novembre, con “L’Anatra all’Arancia” di Claudio “Greg” Gregori e con Emilio Solfrizzi e Irene Ferri sul palco, la nuova Stagione di Prosa si aprirà al pubblico. Tra le poltrone, ci saranno anche quegli studenti che per la prima volta scopriranno la magia del teatro — quel luogo che non si guarda, ma si vive.
In un’epoca in cui tutto si consuma sullo schermo, il teatro rimane l’arte che ci restituisce al contatto, alla fragilità, alla verità. E oggi, ad Avezzano, qualcuno ha deciso di regalare proprio questo: la possibilità di sentire.
Si ricorda al gentile pubblico che è ancora possibile sottoscrivere gli abbonamenti per la stagione di Prosa presso il Centro Culturale Polifunzionale Ex Montessori in Via Genserico Fontana n. 6 ad Avezzano, dalle 16:30 alle 19:00 del lunedì, del mercoledì e del venerdì, e online su I-Ticket. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti online e presso il Teatro dalle ore 16:00 fino all’orario di inizio dell’evento. Per informazioni contattare il numero 347 7582074, collegarsi ai canali social del teatro.
Comunicato Stampa




