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Avezzano: “Da città giardino a degradata, perché?”

Il candidato consigliere Franceschini, con Anna Maria Taccone sindaco, già nel 2016, all'era di Di Pangrazio al governo, aveva lanciato una petizione popolare per la promozione del pubblico decoro.

Il candidato alla carica di consigliere comunale, con Anna Maria Taccone sindaco, Alessandro Franceschini si esprime sullo stato attuale della città, di decoro urbano. “Strade sporche e dissestate, giardinetti incolti e con mancanza di illuminazione adeguata, monumenti deturpati, aiuole secche, incolte o rovinate, fontane insudiciate e spesso non funzionanti. Può essere, questa, la condizione in cui versano gli spazi urbani di Avezzano, capoluogo della Marsica nonché uno tra i centri più importanti dell’Abruzzo? È sufficiente parlare nel quotidiano con i cittadini, oppure fare un giro sui principali social network, per constatare non solo l’insoddisfazione degli stessi nel vedere la propria città in stato di abbandono, ma anche per leggere nelle loro parole la voglia di cambiamento. Lo stesso che ormai chiedono a gran voce alla politica cittadina, più impegnata a pensare a personalismi che alle esigenze della collettività”, dice in una nota stampa.

“Luoghi adiacenti edifici pubblici e di culto sono ridotti a bivacco notturno. Piazza Torlonia, la pineta, il monte Salviano non sono adeguatamente manutenuti, insieme a tanti altri spazi che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della spesso annunciata e mai realizzata Avezzano “città giardino”. È arrivato il momento di dire basta, condividendo scelte di buon senso, capaci di mettere in atto, con estrema concretezza, misure volte alla promozione del pubblico decoro su tutto il territorio comunale. Per il prossimo governo locale, nuovi presidi di legalità e maggiori momenti di sensibilizzazione ed educazione civica saranno priorità imprescindibili”, continua il candidato.

“Già nel 2016 sono stato promotore di una petizione popolare sottoscritta da molti e presentata all’allora sindaco Giovanni Di Pangrazio. Per tutta risposta ottenemmo il silenzio. Gli anni sono passati e la situazione non è cambiata, anzi, nell’insieme, è piuttosto peggiorata. Dunque, perché l’appello che raccolsi con la collaborazione di centinaia di cittadini avezzanesi non fu accolto? Perché non ebbe seguito? Perché adesso vengono proposte istanze che, invece, sono passate inascoltate? Si chiede partecipazione e collaborazione, e allora perché, quando queste avvengono, passano inascoltate? Siamo consapevoli che ai futuri amministratori si richiedono coraggio e determinazione per compiere scelte più oculate, senza aver paura di rimettere mano anche all’organizzazione della gestione del verde e della pulizia degli spazi condivisi. In tal senso, terremo in alta considerazione, quanto già iniziato a fare dall’ex assessore all’Ambiente Crescenzo Presutti. Facciamo nostro questo impegno! Ricreando un contesto di maggiore cura, si potrà generare un circolo virtuoso che contribuirà a migliorare anche l’ordine pubblico e le condizioni di sicurezza della città.

Il candidato consigliere Alessandro Franceschini nell’estate del 2016 aveva lanciato una petizione popolare, a detta sua rimasta inascoltata dall’amministrazione Di Pangrazio.

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