Un sacrificio da ricordare: Comune e Unuci rendono onore al generale di divisione Antonio Gandin e ai martiri di Cefalonia fucilati dai tedeschi il 24 settembre del 1943.
A 78 anni dalla strage, l’amministrazione Di Pangrazio e l’associazione Unuci “riaccendono i riflettori” sul comandante della divisione Acqui, -barbaramente assassinato nell’isola greca pochi giorni dopo il 52° compleanno, insieme a 136 ufficiali, con una doppia cerimonia: lo svelamento -alle 10- di una targa all’inizio di via Gandin (di fronte al comando della polizia locale in ricordo della figura del Generale che davanti al plotone d’esecuzione gridò “evviva l’Italia, evviva il Tricolore”; mentre alle 11.30, nella sala consiliare del Comune, il generale di divisione, Vero Fazio, consigliere della Sezione Unuci di Avezzano, terrà una conferenza sul tema: Contesto storico operativo balcanico – i dettagli della battaglia di Cefalonia e della strage.
“La memoria storica, soprattutto quella legata a vicende indegne del genere umano, come la strage di Cefalonia, dove il generale Gandin fu trucidato insieme ad altri valorosi ufficiali”, affermano all’unisono il vice sindaco, Domenico Di Berardino e il presidente dell’associazione Unuci, 1° capitano Floriano Maddalena, “va alimentata sempre, affinché le barbarie del passato non si ripetano mai più”.
Nel rispetto delle limitazioni Covid l’accesso alla sala consiliare dove parteciperanno in primis il vice sindaco, il presidente dell’Unione ufficiali in congedo d’Italia, la nipote di Gandin, gli amministratori, i consiglieri della sezione Unuci, le autorità militari, le forze di polizia e i vigili del fuoco, sarà in numero limitato.