Il vice sindaco di Avezzano Domenico Di Berardino ha preso in mano provvisoriamente l’amministrazione della città da oltre due settimane, dopo la sospensione del sindaco Giovanni Di Pangrazio.
Il primo cittadino è stato sospeso a seguito della condanna a un anno e quatto mesi di reclusione dal tribunale dell’Aquila per peculato, per fatti risalenti al 2014, quando era dirigente della provincia dell’Aquila. Per Di Pangrazio l’accusa è di aver utilizzato impropriamente le auto dell’ente. La pena richiesta dai Pm del Tribunale dell’Aquila Stefano Gallo e Roberta D’Avolio era di 4 anni e mezzo. Gli avvocati della difesa, Claudio Verini e Antonio Milo, hanno già annunciato il ricorso in Appello.
Il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, proprio dopo la sentenza del 5 luglio scorso, ha formalizzato la sospensione l’8 luglio. Da quel giorno la guida del capoluogo marsicano è passata a Di Berardino.
La sospensione è arrivata per effetto della legge Severino, una norma fortemente contestata anche da una parte dell’attuale opposizione in Consiglio comunale ad Avezzano.
Se la minoranza si dice preoccupata per un “inevitabile stallo amministrativo”, il gruppo di maggioranza rigetta le accuse al mittente e parla di continuità.