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Avezzano, Fracassi si candida con Angelo Caruso alle provinciali

Una decisione che ha "freddato" gli animi dei consiglieri di maggioranza del Comune di Avezzano. Una maggioranza che avrebbe voluto virare compatta sul voto pro Giovagnorio, il candidato alla presidenza della Provincia dell'Aquila sostenuto da Gianni Di Pangrazio, leader di Abruzzo al Centro. Una parte della minoranza di Avezzano, invece, sceglie il civico sindaco di Tagliacozzo.

Ed ecco qua altri rebus all’orizzonte. Se da un lato, di fatti, la Maggioranza di Di Pangrazio, ad Avezzano, sta avendo a che fare con il salto in barca di Iride Cosimati (ancora di Fratelli d’Italia ma che ha espresso tempo fa aperto sostegno all’Amministrazione Di Pangrazio bis, che ha fatto del civismo una stella guida e una bandiera), dall’altro nuove grane ombreggiano gli equilibri in assise.

Dopo il caso Cosimati (la quale con una nota del 17 ottobre scorso si è dichiarata consigliera di maggioranza), impazza il caso Fracassi, consigliere di maggioranza e delegato per le sorti della frazione di San Pelino, sua località di origine, ma anche presidente dell’Associazione nazionale Città della Patata, nonché membro della Commissione Statuto e Regolamenti e vice presidente della Commissione Elettorale. E mentre per la Cosimati la Maggioranza avezzanese si pone a braccia aperte e si dice pronta ad accoglierla non appena lei si sarà spogliata del simbolo partitico – vero discrimine politico per sedere dall’altra parte dei banchi comunali – per Fracassi si è aperto un “nuovo fascicolo”.

La sua candidatura per le prossime provinciali in una lista di natura civica, a sostegno, però, del progetto politico del Centrodestra e del presidente uscente Angelo Caruso, appoggiato dal vertice regionale Marsilio (FD’I), ha scosso non poco i suoi colleghi di scranno comunale. Il suo nome compare – a sorpresa a quanto appreso dagli ambienti della Maggioranza di palazzo città – nella lista ‘Provincia insieme’. Fracassi, dal canto suo, ancora non ha dichiarato nulla di ufficiale alla stampa, ma potremmo avere sue notizie a stretto giro.

La cifra che contraddistingue la candidatura di Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, stimato – come è risaputo – in maniera trasversale dalla politica (nelle ultime elezioni comunali è stato sostenuto anche dalla Lega Marsica) è il civismo, mantra ripetuto più volte dallo stesso Gianni Di Pangrazio, che a inizio novembre, quindi quasi un mese fa, ha lanciato come una filosofia “Abruzzo al centro”, connesso a doppio filo con il progetto politico delle prossime provinciali di dicembre. “Abruzzo al Centro” nasce come “laboratorio politico all’insegna della difesa dei territori e delle autonomie locali, nato per dare voce e forza ai cittadini delusi dai partiti tradizionali”, questo era scritto nella nota stampa di presentazione del progetto. Rumors di palazzo vorrebbero la “scoperta” della candidatura in una lista “rivale” al progetto costruito attorno al sindaco di Tagliacozzo Giovagnorio, proprio la mattina stessa della presentazione delle liste, quindi la domenica appena passata. Una Maggioranza che ha criticato non poco la scelta di Fracassi e che vedrebbe in questo gesto autonomo una sorta di dichiarazione sottintesa di “distanza dalla Maggioranza”.

La maggioranza di Avezzano, unitamente al progetto civico di Di Pangrazio, aveva espresso tutt’altra candidatura, nella lista a supporto dell’amministratore di Tagliacozzo, vale a dire esclusivamente quella di Carmine Silvagni.

Ebbene, ieri sera, in Comune c’è stata una accesa riunione di Maggioranza, in cui pare si sia messa ai margini proprio la figura dello stesso Fracassi, che ha sorpreso un po’ tutti, stando alle voci di corridoio di Palazzo Città. Una decisione, insomma, maturata in piena autonomia, la sua, che cozza con il volere politico dei consiglieri e con il progetto politico di Avezzano a sostegno della candidatura di Giovagnorio. La maggioranza di Avezzano però si dice compatta, unita e coesissima verso la scelta di Giovagnorio, definito come “l’uomo giusto al momento giusto”.

Alla riunione di Maggioranza era presente anche lo stesso Fracassi, che fino a prova contraria è comunque un uomo della Maggioranza e per ora (anche se è presto) non ha manifestato segni di voler passare formalmente e ufficialmente in minoranza, anzi. I motivi della sua scelta potrebbero essere rintracciati in un voler rappresentare in maniera più “larga” il territorio di provenienza.

Nessun gioco su due tavoli, però, questo emerge a tinte forti dai corridoi di Palazzo Città: per la Maggioranza, Fracassi peserà tutta la responsabilità della scelta che ha compiuto e ne risponderà singolarmente.

E se da un lato, si lavora sodo per accendere la luce della realtà sulla Grande Marsica con il consigliere Carpineta che cerca di aggregare ed unire fuori dai confini avezzanesi, dall’altro lato, all’interno del Consiglio, più di qualche malumore c’è. Sicuramente, dopo il 18 dicembre potrebbero esserci delle novità in fatto di equilibri interni ed esterni, considerando anche il fatto che tanto Babbo (ad oggi in minoranza da civico) quando Lanciotti (della stessa indole civica e sempre di minoranza) abbiano sottoscritto entrambi con la firma della lista il supporto a Giovagnorio: segnali di apertura verso il Di Pangrazio bis?

C’è da chiedersi in che modo possa vincere davvero un territorio?

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