Un sorriso. Per giunta, eterno. Così si concluderà questa sera, o almeno ne è l’ambizione, la trama delle quattro notti della Rassegna Cinematografica ‘Avezzano in Cinema’ di quest’anno, ideata da ‘Abruzzo in Musica – Eventi’ di Filippo Morelli, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Facciamo due conti brevemente con le serate pregresse: tanta partecipazione di pubblico, tanto pubblico e tanta, tanta affezione per un tipo di passatempo serale che pareva essere passato di moda. Ma non da tre anni a questa parte.
La pellicola prescelta di oggi incontra i gusti della famiglia. Il film, un cartoon, diretto da Carlos Saldanha, già regista di ‘L’era glaciale’ e ‘Rio’, introduce lo spettatore (piccolo o adulto che sia) in una leggenda vera e propria, in realtà nata dalla carta in un’epoca diversa, ossia nella fattispecie di un libro. E’ l’avventura inusitata di un piccolo toro, di nome Ferdinand, con grandi occhi azzurri a corredo, che anteporrà il brio di un prato fiorito all’idea pregiudizievole della Corrida. Egli dovrebbe, di fatti, per discendenza, diventare un toro da Corrida, ma in lui nascerà, ben presto, la passione per la non-violenza, anzi lo spirito battagliero e pacifista al contempo, atto a contrastare qualsivoglia battaglia di sangue.
Questo capolavoro di colori e di forme, datato 2017, chiuderà, quindi, in bellezza la serata di oggi, conclusiva, almeno per ora, della Rassegna filmica del 2018. «Abbiamo voluto fare un dono, sempre in forma gratuita, alla città di Avezzano, anche perché è bene ricordare che la Rassegna di cinema della città non prevede alcun biglietto pagato. La pellicola ‘Ferdinand’ narra di una storia, semplice ma complessa allo stesso tempo. In cui si celebra l’opportunità, che diventa quasi un dovere morale, di essere se stessi», dice Filippo Morelli. Altro pienone di ‘sala’, ieri sera, con la proiezione del terzo film. Mancano, davvero, solo popcorn e bibite ghiacciate per servire su un piatto d’argento il Drive-In di Avezzano. «Il pubblico risponde bene poiché tentiamo di generare qualcosa di originale, pur basandoci sulla schiettezza della condivisione, della risata di gruppo e della semplicità generale dei sentimenti. In fondo, cosa abbiamo messo a disposizione degli avezzanesi? Un luogo bellissimo che già esisteva, tutte le nostre attrezzature, quattro pellicole d’autore, ma, infine, il tutto è stato condito, esclusivamente, dalla loro voglia di sedersi e di lasciarsi stupire, con i fuochi pirotecnici dalla fantasia, forma d’arte davvero gratuita».