Sergio Ranieri, pubblicista conosciuto in tutta la città di Avezzano, è morto all’età di 65 anni a causa di un terribile male che lo ha strappato dai suoi familiari troppo in fretta, troppo presto. Si occupava della maggior parte delle attività pubblicitarie del capoluogo marsicano e la sua omonima agenzia era tra le più importanti nella Marsica.
«Sergio era una persona conosciuta e amata da tutti qui ad Avezzano, era una brava persona che amava il suo lavoro tanto da farlo fino ad una ventina di giorni prima della sua scomparsa», così si è espresso l’Assessore alla Cultura Pierluigi di Stefano che su Facebook ha postato le sue condoglianze sentite: «Era bello parlare con Sergio, sarei stato ore ad ascoltare le sue dissertazioni sulla città che avrebbe voluto, la Città che tanto amava, erano conversazioni sane, oneste, passionali, nel nostro dialetto, conversazioni condite di parolacce e vivacità. Erano conversazioni libere. Ci lascia un lavoratore, un avezzanese autentico».
I funerali si sono tenuti martedì 13 febbraio all’Incile, «Sergio era amato da tutti; infatti al funerale erano presenti circa duemila persone – ha affermato ancora l’Assessore – presenti anche gli Ultras dell’Avezzano, a sostegno del figlio di Sergio che ne fa parte, i quali hanno lanciato in aria palloncini verdi e bianchi».
Tutta la comunità avezzanese quindi ha partecipato al dolore della famiglia Ranieri a dimostrazione del fatto che l’immagine di una persona amata e solare accompagnerà per sempre il ricordo di Sergio. Nessuno se ne va mai del tutto da questa terra: la memoria negli altri di chi si è stati in vita, allunga i sorrisi, le risa, i pensieri e gli sguardi oltre l’orizzonte conosciuto.
Foto tratta dal social network Facebook