Il lupo stratega, sensibile, intelligente, coda alta e orecchie dritte, e l’aquila, maestosa, possente, simbolo di dei e grandi imperi.
Così diversi e così profondamente allignati nel proprio habitat naturale. Domenica sarà battaglia, e tutto intorno alla scena del combattimento gli amici fedeli, a far sentire il sostegno attraverso le voci, attraverso il richiamo.
Avezzano e L’Aquila l’una contro l’altra, ancora una volta, la prima in stagione, rigorosamente in terra biancoverde, a consumare il primo dei due appuntamenti fissati dal calendario. I precedenti della scorsa stagione dicono che L’Avezzano è chiamata a vendicare il ko dello scorso aprile: 0-2 al Dei Marsi firmato Diktevicius e Peluso. Nell’incrocio d’andata, di fronte agli spalti colmi del Gran Sasso d’Italia (quasi 2500 persone ad assistere al big match), non si andò oltre l’1-1, e in quel caso a mettere la firma sul Derby furono Leto e Zane. Questi i numeri della storia recente, quella che vede le cugine d’Abruzzo invischiate nella massima serie dilettantistica in cerca di gloria e occasioni che fondano il mix per il salto in serie C.
L’Aquila ci è andata vicina, almeno sul campo, meritando la finale Play Off contro il Rieti. Poi c’è tutto il contorno societario ed extracalcistico a destabilizzare l’ambiente: le vicende del calcio scommesse, le difficoltà di una ‘holding’ per tanti versi latitante, il debito generale a tris di zeri e le casse vuote fino al punto di annunciare, senza riserve e senza vergogna, l’impossibilità di mantenere gli accordi economici coi giocatori. Aria talmente tesa che potrebbe essere tagliata con un coltello, e tra assemblee dei soci rimandate e contestazioni della tifoseria, la squadra rende onore alla maglia e lancia un segnale di superiorità, e arriva al faccia a faccia con l’Avezzano forte del punto strappato in casa del Campobasso e del 2-0 casalingo rifilato al San Nicolò.
Stesso score in questa otto giorni di fuoco per i ragazzi di via Ferrara, prima il 3-1 al Castelfidardo, poi il pari esterno a Francavilla. Gli avezzanesi alzano la voce e si armano di convinzioni in ragione dei sei risultati utili consecutivi, di cui due pareggi e quattro vittorie. Il cammino dell’Avezzano Calcio si è concesso la svolta dopo lo 0-0 interno coi Nerostellati. Un salto in picchiata da un punto di vista del gioco e dei risultati, la squadra è cresciuta in mentalità e convinzione e, ovviamente, nella manovra collettiva.
Battistini dovrà fare a meno di De Iulis, alle prese con una ricaduta fisica e ancora indisponibile, e di Ibe, squalificato. Giampaolo senza Di Rocco, in attesa dell’intervento chirurgico al menisco e Guerra, in fase di recupero da uno stiramento muscolare.
Designata la terna arbitrale che dirigerà il Derby: fischietto di giornata Stefano Camilli della sezione di Foligno, assistenti Angelo Vannini di Siena e Lorenzo Colasanti di Grosseto.
Foto di Gino De Meo – pagina Facebook ufficiale L’Aquila Calcio 1927