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Avezzano, oggi l’ingresso dei 6 di Di Pangrazio: un’ora di attesa per l’inizio dei lavori

Arrivano tutti, tranne Gabriele De Angelis; il sindaco e la sua coalizione non sono in aula allo scoccare dell’ora fissata per il consiglio straordinario di insediamento dei nuovi consiglieri, convocato dalla Presidente del Consiglio, Iride Cosimati, alle ore 11. La sala consiliare si riempie col trascorrere dei minuti, e si comincia a vociferare che il primo cittadino non prenderà parte alla seduta. Non resta che aspettare, secondo il regolamento occorre attendere sessanta minuti. Trascorsa l’ora di tolleranza l’assemblea sarà ritenuta disertata.

Alle 11 e 46 l’arrivo di Gabriele De Angelis, nel giro di dieci minuti arrivano otto dei nove consiglieri del suo schieramento. L’ultima a prendere posto è Iride Cosimati: l’aula, di fatto, è al completo alle 12.

Il consiglio si apre con l’appello nominale che attesta il numero legale. Iride Cosimati ringrazia la Giunta, sciolta qualche giorno fa dal sindaco, e i sei consiglieri estromessi dalla sentenza del Consiglio di Stato.  Segue la delibera di convalida, e al momento della votazione il Consiglio si dice favorevole all’unanimità. I consiglieri dichiarano allora l’appartenenza ai diversi gruppi politici.

Ad aprire la coda degli interventi è il primo cittadino, Gabriele De Angelis: «Mi spiace rovinare la festa, ma siamo di fronte ad un clima complesso da ricostruire. È noto a tutti che ho formalizzato le mie dimissioni per impossibilità a portare avanti il mio programma di mandato. Sapete anche che esiste un limite di tempo per trovare un accordo. Ci sono stati diversi appelli dai cittadini, circa un senso di responsabilità, che un sindaco non può non accogliere. Ho chiesto un approccio di profilo alto da parte di tutti componenti di questo Consiglio. Avezzano non ha mai visto una crisi di questo tipo, i problemi da affrontare sono tanti. Non mancherà da parte mia questo atteggiamento, e spero che si riesca a ricomporre un quadro che unisca queste compagini, al momento fratturate, perché anche Avezzano può elevarsi a dare dimostrazione di sensibilità, richiesta in casi straordinari. Rinnovando i miei auguri a nuovi entrati, spero non sia l’ultimo Consiglio».

Il secondo intervento è quello di Gianni Di Pangrazio: «Penso che oggi debba essere una festa per i tanti cittadini che non hanno creduto a quel fatidico 26 giugno, quando in tanti erano al mare. Abbiamo atteso 9 mesi, la giustizia è lunga, ma arriva per tutti. Vogliamo ripartire dalla sicurezza urbana.  Se si vuole amministrare non si possono fare gli inciuci, si deve pensare ai cittadini, poi ai partiti. Mi piace l’idea del confronto alto, di buon senso: finite le elezioni, finisce il confronto elettorale e comincia un confronto politico. Siamo aperti al dialogo con tutte le parti politiche,  per evitare il commissariamento». La novità è la firma da parte dei 13 di maggioranza, compreso l’Udc, di un documento protocollato consegnato dallo stesso Di Pangrazio, che segna una fiduciosa apertura.

Evidentemente deciso e senza mezze misure il pensiero di Leonardo Casciere: «Mi spiace per Di Pangrazio ma questo dovrà essere un governo di centro destra, in caso contrario non avrete il mio appoggio e continuerò a sedere sulla sedia dell’opposizione. Tempo fa, dopo l’anatra zoppa, avevo lanciato un appello per la governabilità che evitasse questo stallo, ma nessuno ha prestato attenzione a quanto ho detto».

 

 

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