Non siamo in America ma in Italia dove i sindaci eletti non hanno alcun potere sull’operato delle forze dell’ordine. Il nostro è un paese in cui la sicurezza urbana e l’ordine pubblico sono di competenza esclusiva dello Stato. Nonostante la legge parli chiaro, quando i cittadini avvertono un problema di ordine pubblico, il primo riferimento resta il Sindaco. Una figura istituzionale che, pur rivestendo il ruolo di ufficiale di governo, negli anni non solo non ha avuto effettivi poteri ma è stata progressivamente svuotata di competenze in questo campo. Da qui nasce una discrasia evidente: le persone chiedono risposte immediate al Comune, ma il Comune non ha gli strumenti per fornirle in un momento in cui, da più parti, si evidenzia la necessità di rafforzare la presenza di agenti di Polizia dello Stato sul territorio.
È questo il contesto dentro cui si è mossa la mozione “Avezzano Sicura – Presidio della Città e turni serali della Polizia Locale”, proposta dal consigliere comunale Nello Simonelli. La mozione ha richiesto un dettagliato lavoro di approfondimento tecnico da parte dell’assessore Basilico peraltro già da tempo impegnata nell’ipotesi di impiego degli agenti della locale dopo le ore 19, e una modifica in diversi punti della proposta originaria anche per evitare confusioni tra ruoli e funzioni. La materia infatti è complessa: nodi da affrontare sono i vincoli economici, la contrattazione sindacale, il lavoro straordinario e la concreta attuazione pratica dell’iniziativa, tanto che un precedente esperimento fatto nel 2018, da altra amministrazione, non aveva avuto successo ed era stato abbandonato.
In consiglio, dunque, è stato approvato un documento che non si limita a proporre un intervento organizzativo, ma inserisce Avezzano in un dibattito più ampio: quello sul ruolo delle amministrazioni locali nelle politiche di sicurezza urbana.
La città, negli ultimi anni, ha investito molto nella videosorveglianza. Al punto che Avezzano è oggi tra le realtà più monitorate d’Abruzzo. Ma le telecamere, pur utili, non bastano. Da una parte il comune non ha alcuna intenzione di dare illusioni ai cittadini sui compiti di sicurezza che restano dello Stato. Ed inoltre, se confrontata ad altre città abruzzesi, la situazione è certamente migliore. Ma dall’altra, l’amministrazione, vuole continuare a fare tutto ciò che è in suo potere. Il prossimo primo passo, quindi, sarà l’attivazione di turni serali e notturni della Polizia Locale. L’ipotesi è di partire, per ora e sperimentalmente, nei fine settimana in cui più calda e pressante si fa l’esigenza del presidio. Una scelta che tiene conto delle difficoltà organizzative ma che, al tempo stesso, vuole dare un segnale concreto alla comunità.
L’assessore alla Sicurezza, Cinzia Basilico, ha ricordato che l’Amministrazione è da tempo impegnata sul fronte della prevenzione: “Abbiamo ampliato la rete di telecamere, aderito ai protocolli con la Prefettura, sostenuto il controllo di vicinato. La mozione di oggi rafforza questo percorso con un tassello in più, la presenza fisica sul territorio nelle ore più delicate. Il tema, a livello nazionale, è di stretta attualità – ha detto citando esempi che chiariscano come la situazione di Avezzano sia di certo meno severa di quella di altre città abruzzesi – la sicurezza si costruisce con serietà, risorse adeguate e non con slogan suggestivi”
Il lavoro sulla mozione ha visto, naturalmente, il contributo del comandante della Polizia Locale, Luca Montanari, anche per l’esigenza di programmare con equilibrio: per il comando si tratta di un impegno organizzativo rilevante, che va conciliato con le altre funzioni quotidiane del corpo.
“Una sfida di tutti senza colore politico” così l’ha definita Simonelli che ha chiarito “la mozione parte da tre punti di intervento: i turni notturni, i servizi di prossimità, la presenza visibile e la sua funzione di deterrenza e la collaborazione con la vigilanza privata che non può sostituire le forze dell’ordine ma può vigilare beni e aree comunali. Tanti cittadini hanno partecipato alla stesura di questa proposta che non è di sinistra o di destra o di centro ma interessa tutti”.
Il dibattito in aula e la voce della minoranza.
Il consigliere Cristian Carpineta ha ricordato che la situazione della città è decisamente migliore di altre realtà abruzzesi – “dobbiamo distinguere la sicurezza pubblica dalla sicurezza urbana che è ben altra questione” – ha specificato sottolineando che “è importante evitare facili suggestioni che rischiano di generare false aspettative. La geografia della popolazione sta cambiando e questi sono grandi temi che vanno affrontati a livello nazionale”. Analisi della situazione nazionale anche al centro dell’intervento del consigliere Antonio Del Boccio – esperto di sicurezza- che ha ricordato gli interventi già attuati, comprese le tante ordinanze del sindaco – nei limiti del quadro delle leggi nazionale e ha ricordato le difficoltà che chi lavora per la tranquillità dei cittadini sulle strade, ogni giorno. Dalla minoranza, la consigliera Lorenza Panei ha sottolineato “le criticità di organico” ringraziando l’assessore per la chiarezza dell’intervento mentre il consigliere Tiziano Genovesi ha, al contrario, evidenziato il problema dell’alcol somministrato ai minori da alcuni esercizi e il tema della percezione di insicurezza. Ultimo intervenuto, il consigliere Alfredo Mascigrande che ha chiesto il rinvio dell’argomento e spiegato di non poter votare a favore perché “la minoranza non è stata sufficientemente coinvolta”.
La voce di Avezzano in Anci e la dichiarazione del sindaco Di Pangrazio
Il cuore politico della mozione, però, è anche un altro: il mandato affidato al Sindaco Giovanni Di Pangrazio nella sua veste di componente del Consiglio Nazionale dell’Anci: l’associazione ha già evidenziato che non si può scaricare il problema sui comuni e chiesto l’avvio di una strategia multilivello con il governo centrale. La proposta è chiara: rafforzare i poteri dei Sindaci in materia di sicurezza urbana, anche dove è presente un Commissariato di Polizia.
Proprio il sindaco ha ricordato che il comune di Avezzano è stato il primo ad approvare il Daspo, lodando il lavoro dell’assessore Cinzia Basilico “Il sindaco, dove c’è il commissariato di P.S – ha ricordato il primo cittadino – non è autorità di pubblica sicurezza. Bisogna dare poteri veri ai sindaci. Io voglio norme che diano vere funzioni ai primi cittadini. È assurdo che si possano portare persone extracomunitarie in un comune senza un confronto con chi amministra e invece, purtroppo, avviene in tutta Italia. Per quanto riguarda il personale devo ricordare che se c’è qualcuno che sta facendo i concorsi, per implementare e rafforzare il numero degli agenti di polizia locale, siamo noi. Insomma, una cosa è prendere di petto il tema – conclude il sindaco – altra sfruttarlo in modo becero per gettare fango sulla città.”
La mozione è passata con i voti della maggioranza e con due astensioni (Genovesi e Mascigrande)
Comunicato stampa