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Avezzano: screening per amiloidosi cardiaca

Il monitoraggio della malattia del cuore è stato avviato per la prima volta nel territorio con la preziosa collaborazione dei medici di famiglia

Screening della Asl 1 Abruzzo, nella Marsica, su 200 persone a rischio amiloidosi cardiaca, malattia rara ma grave del cuore. Il monitoraggio è del reparto di cardiologia dell’ospedale di Avezzano, centro regionale di riferimento per la patologia, diretto dal prof. Francesco Vetta, che ha avviato lo screening sulla popolazione marsicana a rischio, tramite una proficua collaborazione con i medici di famiglia. Quest’ultimi, nell’ambito del lavoro in sinergia con il reparto, hanno individuato, tra i loro assistiti, poco più di 200 pazienti potenzialmente esposti all’amiloidosi. All’interno di questo gruppo di pazienti è stata fatta un’ulteriore selezione per individuare i soggetti con sintomi gravi, per lo più insufficienza cardiaca, da indirizzare al reparto di cardiologia.
E’ la prima volta che nel territorio marsicano, grazie anche alla disponibilità dei medici di medicina generale, in particolare del gruppo coordinato dal dott. Luciano Lippa, viene avviato uno screening sull’amiloidosi, reso possibile dal riconoscimento ad Avezzano di centro di riferimento regionale. L’attribuzione di questo profilo ha avuto un forte impatto positivo, innescando un’inversione di tendenza rispetto al passato. Infatti fino a un anno fa, in Abruzzo, per avere la specifica assistenza bisognava rivolgersi all’unico centro ubicato nella costa oppure ricorrere a strutture specializzate di altre regioni. Oggi invece i marsicani e i residenti in altre province d’Abruzzo, possono farsi assistere dall’ospedale di Avezzano, con un vantaggio anche per il sistema sanitario che può avvalersi della mobilità attiva, generata da utenti provenienti da regioni vicine. In un anno la cardiologia del presidio marsicano ha preso in carico una quota crescente di pazienti affetti da amiloidosi: oggi ne segue 50, un numero significativo, tenendo conto che si tratta di una patologia rara. Va ricordato che l’amiloidosi cardiaca, se non trattata per tempo, può avere conseguenze molto gravi fino a portare alla morte.
Peraltro, la cardiologia dell’ospedale di Avezzano, tramite la telemedicina, ha attivato diversi ambulatori per altre patologie, assicurando controlli a distanza dei pazienti per evitare file in ambulatorio e ricoveri inappropriati. I nuovi servizi hanno riguardato, tra le altre patologie, scompenso cardiaco, ischemie e aritmie. Il potenziamento della cardiologia, nei suoi diversi aspetti, ha contribuito a rendere l’ospedale più competitivo in virtù dell’accurata programmazione pianificata dalla direzione aziendale guidata dal manager Ferdinando Romano.

Comunicato stampa
 

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