Avezzano tiene il punto, è proprio il caso di dirlo, sulla cultura e lo fa ancora una volta puntando ai libri.
Dopo il riconoscimento di Città che Legge per il 2020-2021, il Comune ha individuato “Il Patto locale per la Lettura” quale fondamentale strumento per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa.
Si tratta di un contratto finalizzato ad attivare la collaborazione tra istituzioni, enti pubblici e soggetti privati che stabiliscono una comune azione orientata alla promozione della lettura, fattore indispensabile per la costruzione di una società più libera e consapevole.
Si lavora insieme, dunque, perché già il premio dell’anno scorso, attribuito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, teneva in conto le molteplici attività svolte direttamente dal Comune, e quelle sviluppate da Istituzioni, scuole e Associazioni Culturali.
Si punta ora alla stessa formula per partecipare, da subito, ai prossimi bandi in programmazione.
Il patto mette in azione una rete territoriale ed una struttura organizzativa proposta dal sindaco Giovanni Di Pangrazio e dal dirigente Massimo De Santis e che avrà tra i propri compiti anche quello di avvicinare alla lettura i bambini, i non lettori, i nuovi cittadini.
Alla riunione, tenuta ieri, erano presenti e distanziati nel rispetto più rigoroso della normativa anticovid, il vicesindaco Domenico di Berardino, l’Assessore alla scuola Patrizia Gallese, il presidente commissione cultura Simonelli, l’attore Corrado Oddi, il consigliere comunale Maurizio Seritti, l’Ingegnere Giovanni De Pratti, dirigenti e docenti delle scuole cittadine.
Una nuova pagina che le associazioni, le scuole, le librerie, l’archivio di Stato e l’amministrazione vogliono scrivere insieme perché – come affermato dal presidente di commissione Nello Simonelli – “la cittadinanza possa essere sempre più sensibile alla lettura come strumento di libertà e conoscenza”.