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Avezzano: speciale dispositivo per scompenso cardiaco

Primo in Abruzzo nella sanità pubblica, simile ai pacemaker, ma può essere ricaricato elettricamente dall’esterno, in autonomia

Uno speciale dispositivo per trattare lo scompenso cardiaco che, a differenza dei comuni pacemaker, agisce sul rilassamento e non sulla contrazione del cuore, migliorando la funzione contrattile, alzando la sopravvivenza e riducendo il numero di nuovi ricoveri. L’ausilio cardiaco è stato impiantato, per la prima volta in Abruzzo nella sanità pubblica, al reparto di cardiologia di Avezzano, diretto dal prof. Francesco Vetta. Si tratta di un dispositivo di recente varo che riguarda la terapia CCM (Cardiac contractility modulation). L’apparecchio è simile al pacemaker ma rispetto ad esso ha il grande vantaggio di poter essere ricaricato elettricamente dall’esterno e quindi in modo autonomo dal paziente, a casa o altrove.
L’applicazione dello strumento all’ospedale di Avezzano rientra in uno studio a livello nazionale che coinvolge i centri di eccellenza, a cui la cardiologia del presidio marsicano ha aderito come centro di riferimento regionale. Il dispositivo, impiantato nei giorni scorsi dallo stesso Vetta, traccia un nuovo percorso per il trattamento dello scompenso cardiaco per i pazienti dell’ospedale del capoluogo marsicano.
La metodica CCM agisce non sulla fase della contrazione del cuore bensì su quella del rilassamento: l’effetto principale è potenziare la contrattilità miocardica senza aumentare il consumo di ossigeno. Con tale modalità si migliora il metabolismo cellulare, si alza il livello di funzionalità del cuore, si incide positivamente sulla qualità di vita del paziente e si riducono le ospedalizzazioni.
“I dati sono eccellenti in termini di miglioramento clinico dei pazienti”, dichiara Vetta, “e quindi il nuovo trattamento rappresenta un ulteriore strumento di contrasto allo scompenso cardiaco.”
Italia si stima che vi sia oltre un milione di pazienti con scompenso cardiaco. La prevalenza della malattia varia con l’età: modesta al di sotto dei 55 anni (1%), molto più elevata negli anziani (oltre il 10% negli over 70).
Il reparto di cardiologia di Avezzano, negli ultimi anni, ha dato un forte impulso alla propria attività avviando una serie di iniziative che hanno riguardato l’attivazione di diversi ambulatori, tra cui quello dello scompenso (quasi 500 prestazioni l’anno) e dell’amiloidosi cardiaca, patologia per la quale Avezzano è centro di riferimento regionale.
Inoltre, tra le attività introdotte, ci sono quelle ambulatoriali per l’aritmia (150 prestazioni annue) e la telemedicina per il controllo a distanza dei dispositivi applicati al paziente (quasi 1.500 prestazioni).
Dell’équipe medica di elettrofisiologia cardiaca fanno parte anche Michele Carrozza e Cristiana Ippoliti. Il personale infermieristico è composto da Nazzareno Sangiacomo, Chiara Sineri, Emiliana Pietropaoli e Fabrizio Falcioni.

Comunicato stampa

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