Non solo musica, divertimento e sport ma anche la possibilità concreta di conoscere l’opportunità formativa su cui Amministrazione comunale e Università di Teramo hanno scommesso, intercettando una specifica vocazione del territorio.
Il corso di laurea in “Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole di qualità” attivato con successo nello scorso anno accademico troverà spazio negli eventi in calendario nella centralissima Piazza Risorgimento dei prossimi giorni per i quali si prevede un grande afflusso di pubblico ed anche di un “target” che, per età, si avvicina alle possibili nuove matricole.
Gli organizzatori di “Cavalli sotto le stelle” hanno già dato l’ok ad ospitare una comunicazione mirata dell’ateneo nel maxischermo che accompagnerà il galà equestre. Disponibilità è arrivata anche dai commercianti per la notte bianca prevista il 15 settembre mentre, ancor prima, il comune promuoverà il corso professionalizzante anche durante l’evento “Avezzano, città della cultura in movimento”.
“Un modo per sfruttare l’onda lunga dello scorso anno e rilanciare un’opportunità che le persone devono conoscere e valutare”, spiega il sindaco Giovanni Di Pangrazio.
Il corso professionalizzante ha caratteristiche peculiari perché spalanca subito le porte all’ingresso in azienda e presenta un solo anno di lezioni frontali mentre il secondo è dedicato ai laboratori ed il terzo ad attività pratiche nelle imprese convenzionate. Per questo il numero dei discenti non può oltrepassare le 40 persone mentre, a livello nazionale, simili percorsi viaggiano intorno ad una media di 20-25 discenti.
Il corso ha raggiunto 26 iscritti di età compresa tra i 25 ed i 50 anni. Tra coloro che hanno colto l’opportunità, ci sono anche alcuni grandi imprenditori tornati tra i banchi, a dimostrazione della validità dei contenuti didattici e anche le associazioni del settore agricolo nonché alcuni istituti superiori della città hanno dato una grande mano.
Il target privilegiato attualmente sembra quello di coloro che già operano nel mondo agricolo e vogliono fare un salto di qualità nelle competenze ma si spera anche nei giovanissimi.
I professionisti formati da questo percorso, infatti, sono raramente disponibili, soprattutto nel centro Italia. Le aziende non riescono a trovarli ma sono indispensabili perché sanno come conciliare l’intensificazione della produttività con la tutela dell’ambiente. In uscita, il percorso punta alla figura aggiornata dell’imprenditore agricolo moderno o del consulente specializzato: un nuovo professionista per la progettazione, lo sviluppo e la gestione delle risorse agrarie in un contesto sempre più incline alla sostenibilitàà ecologica.
La sfida dell’alta tecnologia sarà cruciale anche per l’agricoltura.
Diversi erano stati i tentativi, anche nel recente passato, di dare il via al percorso triennale professionalizzante ma mai si era concretizzato il numero di iscritti necessario. Traguardo raggiunto anche grazie all’intuizione del Rettore Dino Mastrocola, che ha scommesso sull’iniziativa. Iniziativa su cui si torna a scommettere con l’aiuto delle manifestazioni estive.