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Azione L’Aquila interviene sulla funivia del Gran Sasso

"Assistiamo attoniti alla demolizione di ogni possibilità strategica di sviluppo"

L’ipotetico brand “L’Aquila” può poggiare su due gambe: la città storica e la montagna, ma assistiamo attoniti alla demolizione di ogni possibilità strategica di sviluppo.

Abbiamo atteso l’arrivo del documento firmato dal dirigente generale dell’ANSFISA Pietro Marturano per non cedere alle facili polemiche, fin troppo giustificate, sulla gestione di quello che è il patrimonio cittadino di inestimabile valore e, come nostro costume, proponiamo una profonda riflessione alla nostra comunità su modalità, programmazione e priorità dell’Amministrazione Comunale cittadina.

La vicenda della funivia del Gran Sasso, come espresso dal Consigliere Comunale Enrico Verini, ci rattrista, il terremoto del 2009, il terremoto del 2016, la tragedia di Rigopiano non ci hanno insegnato nulla, la sicurezza non è una priorità di questa classe dirigente, così come non lo è lo sviluppo, non lo è il lavoro, la sanità, il turismo, la ricostruzione vera.

Amiamo il nostro territorio e vogliamo che coloro che sono chiamati dai cittadini ad amministrarlo, con le loro schiere di decine e decine di consulenti, dirigenti, direttori, presidenti e consiglieri nominati,  si impegnino a fare il lavoro per il quale sono pagati.

Aver compromesso la stagione invernale del comprensorio aquilano è una responsabilità precisa, nessun cittadino si mette ad esaminare funi e motori, evidentemente gli addetti ai lavori conoscevano la situazione e hanno fatto, apprezzabilmente, i conti con la loro coscienza. Non possiamo fare a meno di osservare che, in caso di Governo centrale di colore diverso da quello locale e lontano da elezioni politiche, il documento prescrittivo sarebbe stato scritto con maggiore chiarezza: chiudere l’impianto.

Esito che, per altro, temiamo sarà raggiunto ugualmente, quali risorse tecniche faranno l’esame quotidiano? A quali costi? Con quali responsabilità? In che tempi potrà essere progettato e istallato un sistema di monitoraggio micrometrico delle funi? Con quali costi? È conveniente affrontare questa spesa da qui a maggio? E visto che bisogna cambiare le quattro funi, e che ci dicono saranno necessari quattro mesi solo per la fornitura, sono stati individuati i fondi necessari ed è partita la gara per la fornitura?

Forse, se fossimo in contesti diversi, in un territorio in cui si è capaci di infondere fiducia, sarebbe già partita la gara di imprenditori privati per garantire trasporti con gatto delle nevi, gatto bus, motoslitte o quant’altro sia possibile, ma tutto tace.

Come Azione L’Aquila vogliamo dire ai nostri concittadini di avere fiducia, l’alternativa a queste brutte pagine c’è.

 

Comunicato stampa

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