La festa esplode alle 23.54 quando i guantoni di Gigio Donnarumma respingono il tiro di Saka e consegnano all’Italia di Mancini il titolo di campione d’Europa.
Gli azzurri sbancano Wembley, colorato a festa e pronto a spingere l’Inghilterra ad un successo atteso da 55 anni. Tutto sembrava in discesa per gli inglesi di Southgate quando Shaw gonfiava la rete dopo appena 120 secondi di gioco. Un colpo che avrebbe messo al tappeto chiunque, meno che la Nazionale, che sul prato umido di Wembley ha ritrovato quell’armonia di gioco che ha contraddistinto la gestione Mancini, subentrato all’ex ct Ventura dopo la clamorosa mancata qualificazione al mondiale russo.
Gli azzurri prendono in mano le redini della partita e pareggiano nel secondo tempo, con la zampata dell’eterno Leonardo Bonucci. Si va ai supplementari e poi ai rigori, ancora una volta incubo dell’Inghilterra.
Decisivi gli errori di Rashford, Sancho e Saka, con gli ultimi due fermati da Donnarumma, eletto a fine partita miglior giocatore di Euro 2020.
Grande festa in tutto il Paese. Caroselli e bandiere tricolori hanno accompagnato la notte fino alle prime ore del mattino. Tanta gente in strada nonostante l’assenza di maxischermi in molte città italiane.
In tribuna esulta anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che questo pomeriggio ha accolto al Quirinale gli azzurri di ritorno da Londra. All’incontro con il capo di stato, al quale era presente anche Matteo Berettini, reduce dalla sconfitta contro Djokovic nella finale di Wimbledon, ha fatto seguito quello con il premier Mario Draghi.
Un pizzico d’Abruzzo nella vittoria di Wembley con la coppa alzata al cielo da Marco Verratti, cresciuto nel Pescara e sbocciato insieme ai compagni di squadra Immobile e Insigne. Da Pescara al tetto d’Europa