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Bacino idrico Gran Sasso, Lolli: «Nessun allarme, ma bisogna rispettare le procedure d’avviso»

«Un camion ha fatto ingresso nei laboratori del Gran Sasso senza trasportare alcun materiale radioattivo. Era vuoto. Si è trattato di una prova generale per un nuovo esperimento. Non è accaduto nulla, ma non possiamo permettere che questi episodi si verifichino ancora in futuro. Di questa attività, sia pure assolutamente neutra, il tavolo congiunto che abbiamo costituito a settembre, non è stato in nessun modo informato per cui chiediamo di sospendere qualunque attività, senza prima condividerla e valutarla, per evitare rischi di interferenza con le acque del bacino idrico del Gran Sasso». Così il vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, nel corso di un incontro con la stampa per informare su quanto accaduto in occasione di un test circa l’esperimento che dovrebbe prevedere in futuro l’uso di materiale radioattivo all’interno dei Laboratori sotterranei del Gran Sasso.

 

La sicurezza del bacino idrico del Gran sasso è stato al centro dell’incontro dopo le informazioni circolate nei giorni scorsi sull’esperimento denominato ‘Sox’ (parte di quello denominato Borexino) che ha visto i Laboratori nazionali del Gran Sasso (LNGS – INFN) impegnati in un’attività di transito di un mezzo di trasporto per una prova generale. «Vogliamo esattamente sapere, conoscere e valutare ogni passaggio – ha aggiunto Lolli – poiché per le attività che Laboratori e Strada dei Parchi svolgono è previsto una rigorosa procedura preventiva di comunicazione e autorizzazione da parte del Tavolo regionale. Non siamo pregiudizialmente contrari all’esperimento, anzi siamo favorevoli allo sviluppo delle attività del più importante centro di ricerca d’Italia. Ma vogliamo capire e conoscere. Il Tavolo che io presiedo è un lavoro collegiale che prevede procedure di controllo, allerta e condivisione di ogni attività».

 

«Una strategia per mettere innanzitutto in assoluta sicurezza il sistema poiché occorrono interventi infrastrutturali e importanti investimenti che contiamo di definire entro la prima metà del 2019. Nel frattempo dobbiamo adottare rigorose misure di monitoraggio, allerta, condivisione delle informazioni tra i soggetti coinvolti e informazione trasparente e corretta verso l’opinione pubblica anche per evitare esagerazioni o allarmismi. E in questo caso, purtroppo, questa procedura non è stata osservata. Martedì prossimo terremo un incontro pubblico a Isola del Gran Sasso poiché i Sindaci, le associazioni e le popolazioni vanno giustamente informate di quanto accaduto e di quanto faremo».

 

 

Fonte: Regione Abruzzo

 

Foto di: Regione.abruzzo.it

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