Anche il Comune di Balsorano è finito in zona rossa, a seguito della firma dell’ordinanza da parte del Presidente di Regione Marsilio che ha tinto di rosso gran parte della Provincia aquilana, ma soprattutto della Marsica. Una zona rossa giudicata dal sindaco di Balsorano, Antonella Buffone (Fd’I) come “giusta”, per via dei numerosi contagi che si sono conteggiati ultimamente in zona Marsica. 24 i Comuni spediti nella red zone dal Governatore, per una settimana, fino a domenica 18 aprile.
“Il provvedimento è giusto – afferma ai nostri microfoni – vista la crescita del contagio nelle ultime settimane. Io sono un’infermiera e, per la mia professione, vivo in prima persona la pandemia, i ricoveri, i posti letto, l’emergenza in Ospedale. E’ struggente osservare il via vai delle ambulanze di fronte al piazzale con i contagiati a bordo in attesa di ricovero, dobbiamo fermare questo collasso e l’unico modo è questo: fermaci un momento, respirare un attimo, dare la possibilità alle persone in cura nelle proprie abitazioni di poter essere ricoverate in Ospedale. La Asl sta facendo degli sforzi incredibili, così come tutti i volontari e i sanitari. Io sono in campo in doppia veste, si può dire, sia da amministratrice che da infermiera: è importante poter dare l’opportunità alle persone di curarsi”.
Per il primo cittadino, quindi, bisogna capovolgere la tendenza negativa: “Io mi appello sempre al senso civico comune, capisco che è una sofferenza, un sacrificio che dura da un anno: le regole anti-Covid e il vaccino sono gli unici alleati che abbiamo. Innanzitutto, dovrebbero arrivare più vaccini e quindi potremmo avere una maggiore copertura a breve, se così sarà. Su questo aspetto, a Balsorano è attivo un centro vaccinale perfetto, una macchina che sta funzionando benissimo, domani daremo luogo alla seconda giornata di vaccinazione, sotto questo punto di vista ringrazio le associazioni di volontariato del territorio che sono davvero sempre presenti e sempre instancabili. Il volontariato è l’asso nella manica che abbiamo noi amministratori, lo dico sempre io”.
“Purtroppo – aggiunge – siamo in pandemia e per quanti posti letto possiamo inaugurare o far uscire dal cilindro della programmazione, non basteranno mai perché è una emergenza mondiale. Dobbiamo frenarci e frenare”. La Buffone ribadisce l’importanza del centro vaccinale di prossimità, un aiuto concreto e indispensabile sia dal punto di vista della vicinanza geografica, sia dal punto di vista dell’intimità che si ha e che si potrebbe continuare ad avere con chi vaccina, ossia i medici di base della zona. “Noi siamo fin troppo bravi a rispettare le regole e mi riferisco anche ai miei cittadini, ma dobbiamo continuare adesso a resistere. Ho fatto richiesta alla Asl 1 e alla sua direzione di poter avere a disposizione un’ambulanza con a bordo un medico, un infermiere e un informatico dell’Azienda sanitaria locale, in modo da poter potenziare ancora di più la nostra risposta territoriale (Balsorano + il Comune di San Vincenzo Valle Roveto) alla domanda “vaccini”. In campo ci sono 18 volontari sempre attivi, giorno dopo giorno. Io l’ho detto anche allo stesso manager: potremmo continuare a ritmo serrato senza sospensioni di sorta con la vaccinazione anche per i prossimi mesi, noi riusciamo a soddisfare con quattro linee vaccinali 150 dosi inoculate in meno di quattro ore”.