“È importante lavorare sul tema miopia: perché miopia non vuol dire solo mettere un occhiale o lenti a contatto. È importante fare degli screening. I pazienti, anche i bambini, devono fare visite oculistiche annuali, occorre essere informati e, dove possibile, prevenire”.
Così il dottor Germano Genitti, primario del reparto di Oculistica dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, durante il convegno “Up-to date sulle lenti oftalmiche innovative – speciale Miopia”, che si è svolto nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 ottobre, a L’Aquila alla Dimora del Baco, lungo la Statale 17 in località Centi Colella.
L’evento è stato organizzato dalla Banca degli occhi di L’Aquila, centro di riferimento regionale per Abruzzo e Molise, diretta dal dottor Genitti, in collaborazione con Hoya Lens Italia.
Quest’ultima è parte di Hoya Corporation, multinazionale giapponese leader mondiale nel segmento delle lenti oftalmiche di alta gamma e protagonista anche nella progettazione e realizzazione di presidi medici-chirurgici e prodotti di ottica elettronica.
Oltre al dottor Genitti, hanno partecipato ai lavori il dottor Maurizio Veroli, amministratore delegato Hoya Lens Italia, Silvano Larcher, responsabile Relazioni con la Classe Medica di Hoya e il professor Silvio Di Staso, Direttore Clinica Oculistica dell’Università degli studi di L’Aquila.
Presente in sala anche Gioia Genitti, titolare di Genitti ottici, oltre a numerosi medici oculisti, ottici e ortottisti.
“Negli ultimi anni c’è stata una progressione della miopia- ha proseguito il dottor Genitti -: si è passati da un 20%, all’attuale 34% e si stima che nel 2050 il 50% della popolazione mondiale sarà miope. È importante controllare la miopia perché, soprattutto quando è evoluta, porta anche delle patologie che possono essere, ad esempio degenerazioni regmatogene che portano al distacco della retina, maculopatie miopiche che possono portare anche a riduzioni visive importanti, sia incidenza maggiore di glaucoma o di cataratta. Ci sono diversi modi per controllare la miopia: con un trattamento farmacologico, con l’ortocheratologia (l’ uso di lenti a contatto)”.
“Nel caso di bambini – ha aggiunto Genitti – quando c’è una diagnosi di miopia la correzione oggi più indicata è quella con le lenti oftalmiche Hoya, lenti a defocus miopico che sono state utilizzate da due milioni di pazienti nel mondo e da 45 mila persone in Italia con dei risultati sorprendenti. Nella mia esperienza personale ho notato che, in due anni in cui ho trattato 180 pazienti, l’85% dei pazienti non fa avuto variazioni di miopia e si e c’è stata una variazione è stata minima”.
Anche il dottor Veroli nel suo intervento ha sottolineato l’efficacia delle lenti oftalmiche “Sono stati pubblicati studi clinici che dimostrano efficacia della lente: è una soluzione innovativa, adatta a bambini dai 6 fino ai 16 anni, che porta alla riduzione della progressione miopica in media del 60% e blocco della progressione nel 21,5% dei casi. Hoya, però, si impegna a offrire la migliore soluzione visiva per tutte le esigenze, anche per i giovani spesso soggetti a un affaticamento visivo dovuto a utilizzo eccessivo di dispositivi digitali, ma anche agli adulti con problemi di presbiopia e necessità di vedere bene a tutte le distanze, oltre alla necessità di tutte le fasce d’età di protezione agli UV e all’uso di dispositivi”.
“La miopia è un fenomeno multifattoriale, che dipendono da fattori genetici, ottici ma anche ambientali” ha evidenziato Silvano Larcher che, nel suo intervento, ha illustrato dettagliatamente le nuove soluzioni per il controllo della progressione miopica e le caratteristiche delle lenti Miyosmart. “Si è visto da diversi studi negli anni – ha proseguito Larcher – che se da una parte stare all’aria aperta può essere un fattore di riduzione della progressione, passare molto tempo all’interno e soprattutto utilizzare a distanza ravvicinata dispositivi è un fattore scatenante e anche accelerante. Da tre anni in Italia sono state lanciate le lenti oftalmiche per il controllo della progressione miopica di Hoya e uno studio ha dimostrato un rallentamento della progressione miopica nei bambini che hanno utilizzato la lente in maniera continuativa per due anni. Si è inoltre notato che, smettendo di portare la lente, la miopia aumenta ma senza effetto rebound, cioè non aumenta più velocemente”.
“Le lenti Miyosmart – ha affermato Gioia Genitti – sono un’innovazione eccezionale. La lente, utilizzata nei bambini dai 3 ai 5 anni, ha dei benefici importanti: non è scientificamente provato che la miopia si blocchi ma sicuramente rallenta. Spero che gli oculisti siano propensi come noi ottici a seguire in questo modo le nuove generazioni”.
A termine degli interventi, i presenti in sala hanno dialogato con i relatori ponendo domande e confrontandosi sui temi del convegno per un ulteriore approfondimento sull’utilizzo delle lenti oftalmiche e sulle risposte da dare ai clienti, specialmente le mamme dei bambini, a cui queste verranno proposte.
Durante la tavola rotonda è intervenuto anche il professor Di Staso che ha sottolineato: “il convegno di oggi ha aperto un dibattito che coinvolge anche la scuola di specializzazione, e quindi la formazione di nuovi medici, su una problematica importante offrendo delle prospettive concrete che è importante conoscere come medici, ma che è importante conosca anche il pubblico”.
“L’evento di oggi con la classe medica dell’Aquila e provincia – ha concluso Veroli -, ci ha permesso di approfondire il tema della miopia analizzandone l’evoluzione e la crescita. Sono molto soddisfatto dei risultati di questo incontro. C’è stato un dibattito molto dinamico tra noi e la classe medica e sono contento di aver visto molto interesse di fronte a questa soluzione”.