Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, si è detto “profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale – frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione -ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”.
“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”: così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rende omaggio a Franco Battiato.
“Io avrò cura di te”. Per me la più bella con le parole più semplici e più potenti. Grazie di tutte le emozioni che ci hai dato. #Battiato #FrancoBattiato”.
Con una citazione del brano La cura, anche il segretario del Pd Enrico Letta ha reso omaggio su Twitter all’artista. “Sul ponte sventola bandiera bianca”, scrive ancora il commissario europeo Paolo Gentiloni.
“Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà”, così sui social il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire. Ciao Maestro #Battiato”, è il cordoglio per la morte di Franco Battiato espresso da Giuseppe Conte. Su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “L’Italia si inchina alla vita, all’opera di Franco Battiato. A Dio Maestro”.
Un ricordo arriva anche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Battiato ha emozionato come pochi altri artisti. Buon viaggio, Maestro”. “Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni. Addio Maestro #Battiato”, ha scritto su Twitter Matteo Renzi.
“‘E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire’. Addio, ombra della luce”, scrive il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano ricorda Franco Battiato.
Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: “‘Seduto sotto un albero a meditare/ mi vedevo immobile danzare con il tempo/come un filo d’erba/che si inchina alla brezza di maggio/ o alle sue intemperie’. Ci lascia Franco #Battiatto, un filosofo, un uomo libero che non si è mai piegato alle mode. Riposa in pace Maestro”.
“‘Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te…’. Una preghiera, un ricordo e una canzone per il grande Maestro, Franco Battiato”, dice il leader della Lega, Matteo Salvini.
“‘Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo Con una idea: che siamo esseri immortali Caduti nelle tenebre, destinati a errare Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione’.. Addio al Maestro Franco Battiato.. Wiva Franco Battiato”. Così, citando un passaggio de ‘Le sacre sinfonie del tempo’, Vasco Rossi, sul suo profilo Instragram, su cui posta anche una foto del cantautore siciliano.
“Franco Battiato, Artista unico e irripetibile nel panorama mondiale, ha lasciato il suo corpo su questa terra ed è partito per un lungo viaggio verso mondi lontanissimi e trovare il suo centro di gravità permanente. Lacio drom Maestro!”. Così, su twitter, Piero Pelù ricorda Battiato, postando anche una foto che li ritrae insieme.
Anche Roby Facchinetti saluta con un post Franco Battiato: “Il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista: Franco #Battiato. La tua sensibilità artistica e umana, ha saputo con nobiltà, trasmettere a noi tutti la grande bellezza della musica. Grazie e buon viaggio artista vero. Roby”.
“Che grande tristezza. Sono senza parole”. Con questo tweet il cantante Marco Mengoni saluta il cantautore.
Un omaggio alla figura di Franco Battiato arriva anche dal Vaticano, e in particolare dalla Pontificia Accademia per la Vita.
Si intitola proprio “Omaggio a Franco #Battiato” il tweet diffuso, che oltre alla foto dell’artista scomparso riporta versi di ‘Inneres Auge’, canzone di Battiato al cui testo ha collaborato il filosofo Manlio Sgalambro: “la linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale verso lo spirito. Ma quando ritorno in me, sulla mia via, a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato mi basta una sonata di #Corelli, perché mi meravigli del creato!”.
“Un poeta, un genio assoluto, un precursore dei tempi che apriva strade nuove, ma anche una persona molto cara e semplice. Lucio Dalla aveva comprato una villa accanto a quella sua a Milo, sull’Etna. Li immagino in cielo che cantano insieme”. Così Pippo Baudo sulla morte Franco Battiato, suo ‘conterraneo’ del Catanese, che si dice “molto scosso dalla notizia, perché era un immenso artista e un grande amico, espressione alta e genuina della nostra Sicilia”.
Al presentatore tornano alla mente anche ricordi personali, come quando “andavo a Milo a mangiare la pasta col il pomodoro preparata dalla madre di Franco, che la cucinava in maniera eccezionale” e di “Battiato che dormiva nel Palmento della sua villa”.