Oggi, 6 gennaio, nel giorno dell’Epifania, il paese di Collelongo si fermerà. Chiuderà la lunga serie di feste natalizie, infatti, il Presepe Vivente organizzato dalla Parrocchia Santa Maria Nuova, con la collaborazione della Pro Loco e il patrocinio del Comune. Così, il pittoresco centro storico del paese sarà cornice della rappresentazione della Betlemme di mille anni fa, con pastori, artigiani, buoi e asinelli, a riempire gli spazi ricostruiti. Un poetico viaggio nel passato per una comunità intera, unita nel collaborare alla realizzazione di una recita, per la cui riuscita si lavora da settembre.
«Erano, ormai, 15 anni, forse anche di più, che il paese di Collelongo non organizzava un Presepe Vivente», racconta il sindaco Rosanna Salucci, alla Redazione di InfoMediaNews. «Non si può certo dire, quindi, che il nostro paese stia continuando una tradizione annuale, anzi. L’iniziativa è stata della Parrocchia Santa Maria Nuova e ha, subito, trovato terreno fertile, grazie all’appoggio e all’entusiasmo di tutti i cittadini».
Un vero e proprio lavoro di squadra, quello relativo alla messa in scena che avrà luogo oggi, nel cuore di Collelongo, alle ore 17 e 30. Si sono, infatti, impegnati nella realizzazione del presepe, vari enti e associazioni del paese di Collelongo e di Villavallelonga, con l’obiettivo di ricreare, in maniera sorprendentemente realistica, un passato fatto di quella genuinità e semplicità che, al giorno d’oggi, sembrano essersi estinte. «L’obiettivo che sta alla base dell’idea di un Presepe Vivente, fortemente voluto dal Parroco Don Carmine Di Bernardo, è quello di far rivivere la Natività in maniera più profonda e partecipata», spiega il sindaco.
Tante menti e mani a lavoro, per la messa a punto delle molte scenografie necessarie alla rappresentazione, dei testi da recitare e, ancora, degli espedienti registici da adottare, per una resa il più possibile verosimile della venuta al mondo di Gesù. La disponibilità dei cittadini è stata ammirevole e «il Comune, da parte sua, ha fornito il supporto tecnico, cercando di fare quanto possibile per aiutare gli organizzatori principali», prosegue la donna. Un’iniziativa che ha, dunque, coinvolto tutta una comunità: dai bambini delle scuole elementari, a chi ha registrato delle parti, che domani verranno mandate per arricchire la recita, ai più grandi ed esperti, che metteranno al servizio la propria esperienza come contributo scenico.
Prezioso anche l’aiuto di quelli che hanno lavorato dietro le quinte, provvedendo alla realizzazione dei costumi e dei vestiti, cuciti da molte volontarie, degli apparati scenografici, della strutturazione della recita vera e propria, curando l’allestimento nei minimi particolari. Perché il Presepe Vivente di Collelongo deve essere un’autentica opera d’arte umana.
«Si ringrazia per la collaborazione anche l’attore Lino Guanciale. L’artista, originario di Collelongo, non perde occasione per tornarvi e non si tira mai indietro, dinanzi a proposte di partecipazione a eventi. In questo caso, non potendo garantirci la sua presenza, ha comunque contribuito alla rappresentazione interpretando il narratore, di cui si potrà ascoltare la voce, tesa a raccontare la storia ambientata a Betlemme, in una registrazione che ha eseguito per noi», spiega Rosanna Salucci.
Una recita tutta da ammirare, quindi, quella che prenderà vita a Collelongo. Un grande lavoro che avrà il suo banco di prova nella piazza adiacente la Chiesa del paese. Betlemme e la Natività rivivranno in una Collelongo che sarà completamente trasformata. Ci saranno la Capanna con la mangiatoia, il Palazzo di Erode, i forni con il pane fumante, le locande allegre. Ci saranno, inoltre, molte sorprese che lasceranno piacevolmente colpiti i fortunati osservatori della rappresentazione. «A rendere l’atmosfera ricreata magica, poi, la neve, caduta la scorsa notte e posatasi a imbiancare le stradine e la piazza, in una romantica cornice della Betlemme che fu culla della religione cristiana».
Foto di: svagheggio.forumfree.it