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Bevilacqua Tagliacozzo partecipa al progetto eTwinning

"Il progetto nasce dall’esigenza di voler far viver e palpare l’Arte ai giovani studenti"

Il critico d’arte Massimo Pasqualone segnala una bella iniziativa degli alunni delle classi quarte della Scuola primaria Bevilacqua di Tagliacozzo, che hanno partecipato al progetto eTwinning (progetto europeo con utilizzo di apposita piattaforma) dal titolo “Beauty in Art, Hope in the heart”: il progetto nasce dall’esigenza di voler far viver e palpare l’Arte ai giovani studenti per allontanare i loro occhi dalle brutture del quotidiano ma, allo stesso tempo ricercare, analizzare  pittori e, soprattutto le loro opere per ritrovarne elementi di Speranza e Gioia donando leggerezza e  voglia di vivere nel cuore ed ha coinvolto i seguenti paesi europei: Italia, Romania, Grecia e Polonia.In una delle fasi di progetto i piccoli studenti hanno scelto pittori del proprio patrimonio artistico e non. Successivamente ne hanno osservato varie opere e poi procedendo alla scelta hanno realizzato delle loro singolari riproduzioni utilizzando ogni tipo di materiale , soprattutto, impiegandolo con originalità. Tutte le varie opere sono state raccolte in un particolare calendario 2024.Il lavoro, inoltre, come tutti i lavori che vanno eseguiti con progetti eTwinning hanno promosso lavori di gruppo dove il singolo esprime se stesso, le proprie abilità e, dunque, sentendosi incluso e necessario nel suo Essere al Gruppo. Le classi quarte di Tagliacozzo hanno riprodotto il Ramo di Mandorlo di  Vincente van Gogh e Inno di Speranza di Chagall.

“L’arte- sottolinea Pasqualone – coinvolge tutti  i sensi del bambino e ne  consolida e rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali. Il linguaggio artistico, inoltre,  si innesta nello sviluppo cognitivo, emozionale, sociale e motorio.”

Strutturare attività laboratoriali in campo artistico significa per i piccoli studenti vivere un’esperienza di importante  valenza formativa e culturale. Infatti- aggiungo i docenti-  attraverso lo studio del proprio territorio e del proprio patrimonio artistico gli alunni, anche nei primi anni di scuola, riescono ad interiorizzare, toccando con mano, ciò che  in modo arido dovrebbero studiare su di un libro scolastico.

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