Mercato di acuti e sorprese per la Plus Ultra dai tanti volti nuovi. Il profilo tecnico del club di Trasacco è tirato a lucido in vista della prossima stagione e attende alla finestra la notizia, attesa, del ripescaggio in Seconda. Vietato farsi trovare impreparati e allora ecco assestato l’ennesimo colpo da novanta a rafforzare una rosa già ‘Ultra’ competitiva.
Damiano Leone ruggisce alla chiamata della società di via Roma e si cuce addosso, ancora una volta, il rossoblu che ha il sapore di casa propria. Il ‘pivot’ del calcio a 5, versatile di natura e per caratteristiche tattiche, porta ancora i segni delle battaglie combattute con la vecchia Fucense. Nel 2003 la sua storia è cambiata, ha scelto i centimetri ristretti e l’orgoglio dei Fratelli Cambise, con cui, di lì ai prossimi 14 anni, avrebbe condiviso spogliatoio, sudore e speranze. Ora che rettangolo di gioco è, nuovamente, diventato un po’ più grande, Leone si è detto pronto a combattere ancora.
«Mi è stato presentato un progetto che non potevo rifiutare – ha dichiarato il neo acquisto della Plus Ultra – c’è la voglia fortissima di mettermi in gioco, di cominciare questa nuova avventura. Conosco bene l’allenatore, siamo stati compagni di squadra, abbiamo condiviso emozioni importanti. Starà a lui fare di questa rosa importante, con tanti singoli di spessore, un gruppo unito e affiatato. Solo in questo modo possiamo fare bene».
Damiano Leone, classe ’80, centrocampista adattabile al centro della difesa, già noto a Pietro Principe, suo compagno di squadra alla Fucense.
Non ha dimenticato quella squadra e quei momenti Cristian Di Salvatore, responsabile Plus Ultra, primo artefice del colpo messo a segno oggi dalla società.
«È stata una trattativa relativamente breve – ha spiegato il dirigente – oggi diamo l’ufficialità di un innesto che accresce il valore tecnico della rosa. Leone fa parte della vecchia guardia, è un ex della Fucense ed è molto legato al mister. Abbiamo acquistato un giocatore importante, che ha ricevuto chiamate prestigiose da categorie superiori. Lui, come altri, non hanno esitato un secondo a sposare il nostro progetto, a prescindere dal campionato che andremo a disputare. Sappiamo che al di là del valore tecnico del campo, Leone è un punto fermo per la squadra e per lo spogliatoio. Il carisma di gente come lui può fare la differenza. Stiamo vivendo una fase delicata – ha concluso Di Salvatore – c’è una maggiore consapevolezza e un cambio di mentalità e di coinvolgimento anche e soprattutto della nostra comunità. Possiamo fare grandi cose, dobbiamo puntare a vincere».