La sessione Bilancio e Legge di stabilità della Regione Abruzzo ha subito un brusco stop nei giorni scorsi poiché il programma stabilito nella Capigruppo il 15 dicembre scorso, è stato annullato.
La motivazione risiede – come anticipato da Info Media News – nel fatto che non sono ancora disponibili i relativi documenti corredati dal parere del Collegio dei Revisori dei Conti.
Solo uno dei tre componenti del Collegio, infatti, è al momento disponibile. Gli altri due sono impossibilitati, da quanto appreso, per motivi familiari e di salute.
I rinvii hanno fatto saltare la linea che la maggioranza aveva scelto di seguire: quella di chiudere la sessione prima di Natale, si era pensato alla data del 23 dicembre.
Ma c’è ancora una speranza.
“C’è ancora tutta la giornata di domani – spiega a Info Media News Vincenzo D’Incecco, capogruppo della Lega e presidente della Prima Commissione – Se dovesse arrivare domani il parere del Collegio, allora si riuscirà ad approvare il Bilancio entro Natale, in caso contrario si dovrà attendere la fine dell’anno (28, 29 e 30 dicembre, come per il 2019)”.
Sui ritardi dovuti alla mancanza dei pareri del Collegio il presidente precisa: “I problemi di salute non sono prevedibili in un percorso amministrativo e questo è sicuramente un anno particolare in questo senso”.
“Abbiamo approvato il Defr (Documento di economia e finanza regionale) 2021-2023 e l’aggiornamento, abbiamo chiuso il Milleproroghe e le audizioni con i portatori di interesse. Abbiamo fatto un percorso per l’approvazione al Defr caratterizzato da 15 ore di Commissioni e 40 interventi da parte delle opposizioni, quando sento dire ‘la maggioranza non ci fa parlare’ rimango senza parole”.
D’Incecco replica quindi alle opposizioni che in questi ultimi giorni hanno puntato il dito contro la maggioranza per i ritardi sui lavori: “Capisco la polemica, ma la politica è una cosa serie e si basa sui fatti, il folklore è un’altra cosa, il folklore si fa nei villaggi turistici o nelle osterie. La politica è fatta di percorsi e atti amministrativi, è fatta anche di scontri sui temi e sulle visioni, ora io capisco il gioco che uno deve fare per far vedere che esiste, ma ripeto: la politica è un’altra cosa”.
“Le opposizioni ricostruiscono una storia che non è la realtà dei fatti, ma fa parte del gioco”, conclude.