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BIM, causa vinta più di un milione per i comuni

Bim Liri Garigliano, Mattei e Collalto: “Più di 1 milione di introiti per i Comuni grazie a due recenti sentenze che faranno scuola”

Ne danno notizia il presidente e la vicepresidente del Consorzio Bacino Imbrifero Montano Liri Garigliano. Le sentenze a favore risalgono ai primi giorni di 10 ottobre e riguardano tre centrali idroelettriche private della
CEI e della società Elettroliri.

Due ricorsi vinti, due sentenze destinate a fare scuola in materia di diritto alla riscossione del sovracanone elettrico ed oltre 1 milione di euro di introiti nelle casse degli enti comunali per opere infrastrutturali.
Inizia così il nuovo capitolo scritto dal Consorzio del Bacino Imbrifero Montano Liri Garigliano, guidato dal presidente Antonio Mattei, supportato nella gestione e coordinazione dalla vicepresidente Federica Collalto, consigliera di maggioranza del Comune di Avezzano. Le sentenze sono state recentemente messe nero su bianco dal Tribunale Superiore delle Acque pubbliche e si riferiscono a tre centrali idroelettriche posizionate sul territorio della Provincia di Frosinone, due a Isola Liri e una a Sora. In base alla legge numero 228 del 2012, i tributi per lo sfruttamento della risorsa idrica (in quota parte) sono dovuti a tutti i Comuni che rientrano nel perimetro del Bacino imbrifero, dalla
sorgente fino alla foce. “Sono destinatari di diritto dei canoni, quindi – specifica il presidente Mattei – anche tutti gli enti comunali marsicani rappresentati dal Bim Liri Garigliano. Le due cause sono state in verità avviate dalle stesse società private CEI ed Elettroliri, in quanto si sono opposte inizialmente e per vie legali al pagamento del sovracanone elettrico. I ricorsi del Consorzio BIM LiriGarigliano sono stati istruiti dagli avvocati Carlo Polce e Giulio Sanità, entrambi del Foro di Avezzano. “Soprattutto il ricorso vinto contro la CEI, che è quello più corposo da 813 mila euro, farà da apripista per le prossime sentenze.
– specifica il presidente Antonio Mattei – Il Tribunale, difatti, ha attribuito alla società anche il pagamento di tutti gli interessi, dal 2014 al 2020. Ciò, tecnicamente, si traduce nell’apertura di una ulteriore strada in materia di riconoscimenti e di diritti dello sfruttamento delle acque e delle sorgenti. La giurisprudenza è dalla parte dei Consorzi BIM”.
“Ora, lavoreremo legalmente anche per il riconoscimento degli interessi legati alle annualità 2020-2025. – conclude la vicepresidente Federica Collalto – Con gli orientamenti giurisprudenziali a nostro favore, il pagamento del sovracanone diventa un tributo riconosciuto a livello legislativo e con il lavoro dei nostri
tecnici siamo arrivati all’accertamento di ben 41 centrali su tutto il territorio interessato dal bacino del Liri-Garigliano. Per la maggior parte, gli impianti sono di proprietà dell’Enel con il quale colosso nazionale sta andando avanti un contenzioso del valore totale di 4 milioni di euro, per il recupero dei sovracanoni da
ripompaggio. Questo risultato è frutto del lavoro e della costanza dello scorso direttivo del Consorzio, che ringraziamo e dal quale riceviamo un’eredità strutturata. Ringrazio anche gli altri componenti del nuovo direttivo, nelle persone di Sara D’Agostino, Marco Iacutone e Roberto D’Amico, che hanno contribuito a portare avanti un lavoro strategico per tutto il territorio”.

Comunicato stampa

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