Proseguono le attività del progetto Bio-orto inclusivo nelle sedi dell’Istituto Tecnico e Professionale Agrario “A. Serpieri”. “Abbiamo voluto realizzare delle attività didattiche per i nostri studenti speciali finalizzate sia al potenziamento delle autonomie operative, sia alla responsabilizzazione e all’autoconsapevolezza” spiega la referente inclusione, prof.ssa Emiliana Di Felice “In particolare il gruppo di lavoro, guidato dal prof. agronomo Vincenzo Rosati, ha predisposto dei laboratori di coltivazione nella serra e nell’azienda agraria dell’istituto. L’approccio si è avvalso anche della metodologia del Peer to peer che ha consentito di ricorrere alla risorsa dei compagni di classe in veste di tutor”.
A partire dalle operazioni di semina svolte in serra a metà gennaio, e dopo la preparazione del terreno, hanno avuto inizio la semina delle patate, il trapianto del cavolo rapa e la sperimentazione del trapianto della carota con raccolta programmata per metà maggio.
“La prima raccolta, avvenuta in questi giorni in cui gli studenti sono rientrati in presenza al 70% , è stata per noi anche un segnale di ottimismo e fiducia” afferma la dirigente scolastica Cristina Di Sabatino “siamo infatti in piena attività laboratoriale in tutte le sedi della scuola dove abbiamo messo in campo molte attività innovative”.
L’istituto, di fatto, ha orientato la sua offerta formativa in piena linea con quanto indicato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e, in tal senso, anche le progettazioni per l’inclusione guardano al biologico, alla tutela ambientale e ad un approccio scientifico all’agricoltura.
Come sempre i prodotti dell’azienda agraria vengono commercializzati e con i proventi si finanziano ulteriori iniziative per gli studenti.