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Biometano, Mostacci scrive a Marsilio

Il sindaco di Collarmele: «Assurdo e incomprensibile insistere su un territorio marginale ed in grande difficoltà»

Biometano, Mostacci scrive a Marsilio

Il sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci, ha scritto una lettera indirizzata al governatore della Regione, Marco Marsilio, ponendo l’attenzione sul progetto di realizzazione dell’impianto di produzione di biometano nella Marsica Est. La costruzione dell’opera, prevista nel Comune di Collarmele ma che interesserà anche i comuni limitrofi di Pescina e San Benedetto dei Marsi, ha riscontrato il parere favorevole della Conferenza dei servizi della Regione, sollevando il dibattito tra i cittadini ed alimentando la battaglia portata avanti dai sindaci Mostacci, Stefano Iulianella e Quirino D’Orazione.

«Il Comune di Collarmele rappresenta un unicum, non sono a livello regionale, ma anche a livello nazionale per quanto riguarda il contributo che il nostro territorio ha dato e continua a dare in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili – scrive Mostacci – è evidente è di 10 volte superiore alla media nazionale e oltre 5 volte quella regionale».

«Continuare a insistere su questo territorio marginale ed in grande difficoltà – prosegue il sindaco nella missiva indirizzata a Marsilio – con interventi che hanno grosse ricadute sia sull’aspetto morfologico che sotto l’aspetto psicologico dei cittadini, appare assurdo e incomprensibile».

Mostacci si sofferma anche sulle difficoltà delle aree interne, oggetto di una strategia nazionale volta a favorirne lo sviluppo economico evitando il sempre più incessante spopolamento.

Contro il progetto della Biometano Energy srl, Mostacci pone l’attenzione su diversi elementi: «Sorge in un territorio già pesantemente condizionato da impianti di energia rinnovabile che ne hanno profondamente modificato, in peggio, l’aspetto ed il paesaggio; sorge nell’Alveo del Fucino e dunque sottrae suolo alla fonte primaria di reddito della Marsica e, oltretutto, è a ridosso di zone di produzione di prodotti IPG (carote e patate) ed, infine, sorge in un territorio, emotivamente sconvolto dai dati di cui al registro tumori, che testimoniano i più elevati tassi regionali di insorgenza di neoplasie».

«Le chiedo di farsi portatore – conclude il sindaco di Collarmele – di questo messaggio affinché si trovi il giusto compromesso fra le esigenze di realizzare impianti di energie rinnovabili e le esigenze reali e concrete di una collettività che si sente vessata e lasciata sola dalle istituzioni in un territorio già di per se marginale».

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