La tutela delle fasce deboli, con particolare riferimento agli anziani, al centro di mirati controlli eseguiti dai Carabinieri del Comando Tutela della Salute-NAS di Pescara. Sono in totale 9 le strutture ricettive per la terza età ispezionate, 3 le attività risultate in esercizio in assenza di autorizzazione al funzionamento, 9 le persone segnalate all’Autorità Amministrativa e Sanitaria e 5, invece, le persone segnalate all’Autorità Giudiziari: questi i numeri dei controlli eseguiti in tutta l’area abruzzese dai militari in questi giorni.
Le  case  famiglia,  strutture  ricettive  per utenti anziani bisognosi di assistenza di bassa intensità, sono state ispezionate in tutto il territorio regionale. In  Provincia di Pescara, i militari hanno  ispezionato una struttura ricettiva, artatamente indicata come casa famiglia,  ma risultata completamente abusiva. Il responsabile  della struttura è stato segnalato alla Procura della Repubblica per esercizio abusivo della professione, come imposto dalla normativa regionale, mentre, grazie alla segnalazione all’Autorità Comunale, è scattato il provvedimento di chiusura.
In  Provincia di Teramo, i Carabinieri hanno  individuato  un’altra struttura ricettiva priva di autorizzazione. Gli anziani, molti dei quali non deambulanti o facenti uso di sedie a rotelle, venivano ospitati in situazioni di sovraffollamento ed in ambienti ‘fatiscenti’. A seguito del controllo il Sindaco ha immediatamente emesso un provvedimento di chiusura. In altre due case famiglia, invece, i militari hanno documentato la presenza di ospiti in età avanzata, che  l’Unità di Valutazione Multidimensionale dell’ASL ha riscontrato bisognevoli di assistenza di  alta intensità.  Nelle  more  del controllo,  condotto unitamente a personale  del Dipartimento di Prevenzione  dell’Asl,  venivano  rinvenuti  circa  200  kg  di  alimenti  di  origine  animale  e  vegetale,  oltre  ad  alcune conserve, destinati all’alimentazione degli ospiti, per i quali non sono state fornite informazioni utili a poterne stabilire la rintracciabilità.
Motivo per il quale è stato adottato un provvedimento di blocco sanitario, con conseguente  avvio  alla  distruzione. Sebbene  nella  struttura  venissero  ospitate  persone  con  disabilità motorie, i militari hanno segnalato la presenza di numerose barriere architettoniche, sia nei servizi igienici, che negli ambienti comuni.
Una  ulteriore  struttura ricettiva  abusiva  è  stata  individuata  in  Provincia  dell’Aquila, più specificatamente nella zona marsicana.  I  Carabinieri, infatti, qui hanno ispezionato una struttura  erogante servizi alla persona, con diversi  ospiti anziani, risultata totalmente priva di autorizzazione al funzionamento. Immediata  l’adozione del  provvedimento di chiusura da parte del sindaco.
In Provincia di Chieti i militari del NAS hanno ispezionato tre strutture ricettive eroganti servizi alla persona, in particolare anziani, per le quali sono state riscontrate inadeguatezze in tema di rintracciabilità degli alimenti e notifica dei punti cottura all’Autorità Competente. Sono al vaglio degli inquirenti le posizioni dei responsabili delle singole strutture, in relazione all’obbligo, imposto dalla legge, di comunicare, all’Autorità di Pubblica Sicurezza, le generalità degli ospiti, oltre che all’effettivo possesso dei titoli professionali da parte del personale addetto all’assistenza ed alla somministrazione delle terapie.
Fonte: Carabinieri Nas di Pescara
Foto di: strettoweb.com
 
								


































 
															




