“Non bastava l’abbassamento del tetto da 35 a 20mila euro per accedervi, non sono finora bastate due nostre interrogazioni per provvedere alla sua operatività, che era prevista il 14 febbraio scorso. Il bonus trasporti è ancora scandalosamente lettera morta. A dispetto della narrazione, evidentemente tutta artificiosa, di un governo vicino alle esigenze dei più deboli”, lo dichiara il senatore del Partito Democratico Michele Fina, componente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici.
Fina ricorda che: “Si tratta di una misura che ha consentito un utile incentivo alla mobilità sostenibile oltre che naturalmente di tutelare i redditi in un momento critico, di aumento dei prezzi, a cominciare da quelli dei carburanti. Auspichiamo che l’ultima nostra interrogazione, presentata il 23 marzo scorso, primo firmatario Dario Parrini, e sottoscritta da tutti i senatori del Partito Democratico, spinga il governo, in particolare i ministri dell’Economia, del Lavoro e delle infrastrutture, a fare in modo che la misura attraverso il necessario decreto ministeriale sia operativa e chi ne abbia diritto possa beneficiarne. Anche, attraverso forme di compensazione, chi nei primi mesi del 2023 ha provveduto a spese proprie all’acquisto di abbonamenti”.