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Bracco: «I SIR sono avvolti da un assordante silenzio»

«Riguardo i Siti di Interesse regionale ‘Chieti Scalo’ e ‘Saline Alento’ si conoscono le gravissime criticità ambientali di cui queste due realtà si fanno purtroppo portatrici. Mi domando però se si stia facendo qualcosa di concreto per conoscere lo stato di salute delle migliaia di cittadini che sono costrette a vivere in contesti che proprio con riferimento alla salute non possono non avere notevolissime ripercussioni negative». È delicata la questione che il Consigliere Leandro Bracco mette al centro del dibattito pubblico e che concerne i due SIR della Regione Abruzzo di cui lo stesso esponente di Sinistra Italiana si è già occupato nei mesi scorsi e cioè quello denominato ‘Chieti Scalo’ e l’altro chiamato ‘Saline Alento’.

 

 

«Occuparsi di questioni ambientali – afferma Bracco – significa anche approfondire gli aspetti legati al rapporto fra specifiche realtà territoriali e salute della collettività. Purtroppo sono ancora scarse le attività volte ad analizzare queste connessioni. Relazioni che andrebbero doverosamente indagate soprattutto nelle aree censite ai fini delle attività di bonifica. Se si agisse in questa maniera, sarebbe possibile programmare ma soprattutto attivare interventi mirati alla tutela della salute».

 

 

«L’’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia’ – prosegue il Consigliere Segretario – onlus che agisce in rapporto consultivo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, svolge un ruolo realmente incisivo nel promuovere tali attività. Rilevante è il contributo che proprio l’ISDE offre in alcune aree del nostro Paese attraverso reti collaborative (come ad esempio quella dei medici sentinella) sul rapporto fra ambiente inquinato e salute. Infatti la stessa ISDE ha promosso alcuni studi pilota inerenti la relazione tra siti inquinati e stato di salute delle popolazioni residenti e di conseguenza le attività di cui si è fatta e si fa promotrice non possono che essere estremamente preziose».

 

 

«Una recentissima nota stampa di ISDE medesima – evidenzia Bracco – riporta il seguente testo: ‘Non bisogna dimenticare che esistono centinaia di altri Siti inquinati di interesse regionale, alcuni non meno importanti rispetto a quelli nazionali, per i quali non sempre ci sono conoscenze ambientali ed epidemiologiche sufficienti’. Quella lanciata dall’Associazione Medici per l’Ambiente è una preoccupazione tangibile. Nulla si conosce infatti riguardo gli aspetti sanitari che caratterizzano i SIR ‘Chieti Scalo’ e ‘Saline Alento’, SIR rispetto ai quali la Regione Abruzzo avrebbe previsto investimenti pari a 10 milioni di euro dei quali, però, sembra si siano perse le tracce». «Esiste oppure no – conclude Leandro Bracco – una reale volontà di matrice regionale finalizzata alla pianificazione e implementazione del sistema di sorveglianza SENTIERI (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio inquinamento) anche nei siti contaminati della Regione Abruzzo?».

 

 

Fonte: Ufficio Stampa Consiglio regionale d’Abruzzo

 

Foto di: ilcentro.it

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Redazione IMN