Ha preso il via, stamani, a L’Aquila la prima udienza in Corte d’Assise d’Appello relativa alla mega discarica di rifiuti tossici di Bussi sul Tirino (Pescara). La decisione è prevista a fine gennaio. Il procedimento lo scorso marzo è stato rinviato davanti ai giudici aquilani dalla prima sezione penale della Cassazione. Il 19 dicembre 2014 la Corte di Assise di Chieti aveva assolto i 19 imputati – ex dirigenti e tecnici legati a Montedison – perché il fatto non sussiste dal reato di avvelenamento delle acque, e dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di disastro ambientale, derubricato da doloso in colposo.
L’udienza di oggi è stata caratterizzata dalle questione preliminari. Nello specifico, la difesa ha chiesto la sospensione del processo in attesa del pronunciato della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità costituzionale circa il termine di prescrizione del reato di disastro colposo. La Corte aquilana, presieduta dal giudice Luigi Antonio Catelli (relatrice e giudice a latere Armanda Servino), ha, però, rigettato l’eccezione preliminare. Dopo la relazione del giudice Servino, è stato fissato il calendario delle udienze. Si torna in aula il prossimo 11 gennaio con l’intervento del pg Romolo Como. Le udienze successive si terranno il 16,17, 25, 26 e 30 gennaio. Infine, il 31 gennaio è prevista l’ultima udienza e la sentenza. «Si procede per fatto di dolo – commenta l’avvocato Tommaso Navarra, legale del WWF, parte civile – è corretta, quindi, l’impostazione data dalla Corte che ha rinviato all’atto della decisione di merito. Qui – ha aggiunto Navarra – si è sempre detto che è un fatto importante perché è un fatto di volontà e non di colpa. In ogni caso, è estremamente positiva la calendarizzazione delle udienze e, quindi, la certezza che nel prossimo mese di gennaio si chiuderà, finalmente, l’accertamento di merito su questo grave fatto storico. Laddove il fatto storico, comunque, non è né contestato né contestabile e cioè il disastro di Bussi come imputabile a un fattore non naturale ma umano».
Fonte AGI
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