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Caccia, Pepe: “Caos in Regione e maggioranza divisa”

"Nel corso dell’ultimo consiglio tenutesi a Pescara sono state approvate, su iniziativa del centrodestra abruzzese, modifiche alla norma di riferimento che stravolgono profondamente i criteri di rappresentanza delle Associazioni dei cacciatori"

“Le modifiche introdotte alla legge regionale sulla caccia stanno causando disordini al mondo venatorio abruzzese e frizioni all’interno nella maggioranza. Nello specifico, nel corso dell’ultimo consiglio tenutesi a Pescara sono state approvate, su iniziativa del centrodestra abruzzese, modifiche alla norma di riferimento che stravolgono profondamente i criteri di rappresentanza delle Associazioni dei cacciatori all’interno dei Comitati di gestione degli Atc (Ambiti Territoriali di Caccia). Questa norma ha generato inoltre ricorsi al Tar promossi dalle Associazioni venatorie proprio a tutela dei loro diritti”.

Sul caso è intervenuto il consigliere regionale del Partito democratico Dino Pepe che spiega: “Siamo di fronte a divisioni profonde in maggioranza che stanno generando caos e confusione anche nell’apparato burocratico regionale nella applicazione della modifica di legge. Una interpretazione autentica che penalizza la maggior parte degli iscritti delle varie associazioni venatorie. Nel corso dell’ultimo consiglio regionale, il capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco, insieme alla collega di partito Sabrina Bocchino e a Massimo Verrecchia, attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, notoriamente il consigliere più vicino al Presidente Marsilio, avevano proposto di mettere rimedio a questo grosso svarione, presentando un emendamento per abrogare quella che è stata definita una ‘legge truffa’”.

“Tale iniziativa non ha ricevuto il necessario consenso tra le fila della maggioranza tanto che lo stesso proponente è stato costretto a scendere a più miti consigli accettando di spostare la discussione in commissione, per meglio approfondire il caso anche ascoltando i rappresentati dei cacciatori stessi. Lo scorso 16 maggio, la commissione, ha dato un parere pressoché unanime nella direzione di cancellare tale norma. In questa ottica: il presidente Emiliano Di Matteo ha inoltrato una lettera ufficiale al vice presidente Imprudente chiedendo formalmente l’impegno di non procedere alle nomine in seno ai comitati di gestione e di attendere la pronuncia del Tar che il prossimo 7 giugno ha fissato la data per l’eventuale sospensiva, in più il Capogruppo della Lega D’Incecco ha promesso di riproporre l’emendamento per cancellare la norma”.

“La prima promessa è stata già disattesa in quanto il Presidente Marsilio su proposta dell’assessore Imprudente ha emanato il decreto di nomina del comitato di gestione dell’ATC dell’Aquila. Per la seconda aspettiamo Lega e Fratelli d’Italia alla prova dei fatti del Consiglio regionale già convocato per domani. Sarà quella la sede- ha concluso sarcastico Pepe- per valutare se il centrodestra intende mantenere gli impegni presi oppure se D’Incecco e Verrechia intendono continuare a sparare, è proprio il caso di dirlo solo ‘colpi a salve’ non producendo alcuno effetto risolutivo della problematica. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a cancellare tale norma. Come già precisato in commissione, ammettiamo che al momento della sua approvazione abbiamo commesso una svista che siamo pronti a recuperare”.

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