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Cai Avezzano: nuovo consiglio direttivo

No alle chiusure della montagna, attività e progetti

La Sezione CAI di Avezzano ha un nuovo Direttivo.

Al termine dei tre anni previsti dallo Statuto, dopo le elezioni svoltesi il 17 e 18 settembre 2021, salutiamo con affetto e riconoscenza il presidente uscente Antonio (Tonino) DI PALMA, che ci ha degnamente rappresentato per due mandati consecutivi.

All’indomani del voto e del primo incontro ufficiale del nuovo Direttivo riunitosi la sera del 29 settembre per assegnare le cariche sociali, il Consiglio, composto da 9 Soci si presenta rinnovato per oltre la metà, con l’ingresso di cinque nuovi componenti: Franco Salvati eletto Presidente, Antonia Perna, eletta vice presidente, Ulderico Ciaglia, Robert Neli e Giuseppe D’Ascanio, consiglieri. Riconfermati quattro componenti del precedente Direttivo: Anna Giovarruscio rieletta Segretaria, Romano Sfirri rieletto Tesoriere, Fabio Antifora e Gianfranco Gallese, consiglieri.

Dopo le nomine, il Consiglio Direttivo si è occupato di alcuni temi importanti da affrontare con urgenza, alcuni dei quali hanno investito la Sezione proprio nel periodo in cui ci si preparava alle elezioni.

I DIVIETI DI ACCESSO IN MONTAGNA

Ora che il Direttivo è formato e operativo, tra i diversi temi, ha pieno titolo e volontà di discutere in modo chiaro e inequivocabile la posizione della Sezione CAI di Avezzano nei confronti dell’ordinanza emessa dal Comune di Massa d’Albe lo scorso 26 agosto, che sarà efficace dal prossimo 26 ottobre. Con essa si impongono una serie di limiti ingiusti per il nostro territorio vietando l’accesso a un’intera area del Parco Sirente Velino (in particolare ai sentieri 7 – 7a, 8 e 9) per ragioni di tutela ambientale, ma anche – in via cautelativa e anticipatamente (15 novembre) -, per la prevenzione del rischio slavine nella Valle Majelama, a seguito dei tragici eventi del 24 gennaio scorso.

LA TUTELA DELL’AMBIENTE E LA SICUREZZA IN MONTAGNA

La tutela dell’ambiente è per noi imprescindibile. L’Art. 1 dello Statuto del Club Alpino Italiano sin dal 1863 recita testualmente: «il CAI è una libera associazione nazionale, ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale».

E’ nostra prerogativa educare coloro che si avvicinano alle attività in ambiente naturale, e in particolare al mondo della Montagna, al rispetto della natura e all’osservanza scrupolosa delle norme di sicurezza, poiché il rischio può essere ridotto ma mai del tutto neutralizzato e fa parte della nostra vita quotidiana, del semplice vivere come andare in auto, in treno, in bicicletta o camminare per strada a piedi. Poi è anche questione di fortuna.

La sicurezza in montagna è il nostro principale impegno formativo perché la preparazione fisica, tecnica, l’abbigliamento e l’equipaggiamento, la conoscenza del territorio, della meteorologia, la valutazione delle condizioni del terreno e delle proprie capacità, sono elementi indispensabili.

Le norme restrittive a prescindere, danneggiano il territorio, feriscono lo stato d’animo delle persone, lo spirito di libertà e il sentimento di rispetto per la natura che la Montagna ispira in tutti coloro che, come noi, la amano e la frequentano, adottando stili di vita sani, da trasmettere a più persone possibili e in particolare ai giovani.

Le istituzioni dovrebbero operare al fianco delle comunità, avvalendosi della collaborazione di associazioni come il CAI, e non opporsi ad esse, ostacolando lo sviluppo sostenibile del territorio.

DICIAMO NO, ALLE CHIUSURE PREVENTIVE DELLE MONTAGNE

Non è certo con le chiusure preventive delle montagne che si evitano gli incidenti.

Questo è possibile solo creando la Cultura della Montagna a 360° con progetti di formazione, educazione, informazione adeguata, attraverso i mezzi di comunicazione, convegni e incontri pubblici, predisponendo una tabellazione completa di informazioni sui percorsi in prossimità degli ingressi dei sentieri di montagna. E’ sicuramente indispensabile intervenire solo in casi specifici di pericolo oggettivamente accertato, mai sbarrando a priori gli accessi, senza dimostrare con dati e studi statistici, la reale incidenza del rischio di quei luoghi, la cui “pericolosità” varia enormemente secondo le condizioni meteo, ambientali, l’andamento climatico, l’innevamento etc.

La nostra presenza in montagna assicura una vigilanza continua e contribuisce alla sua salvaguardia, come un tempo facevano i contadini e i pastori, i veri guardiani e custodi delle alture oggi rimasti in pochissimi. Certi provvedimenti restrittivi restituiscono un’immagine negativa, turisticamente repulsiva. Nell’epoca della comunicazione, in cui le informazioni viaggiano veloci e l’eco di certe iniziative impopolari risuona in campo nazionale in un batter d’occhio, si fa presto a compromettere il futuro di un territorio a vocazione turistica e delle sue attività economiche. La nostra Sezione si batterà apertamente per riconquistare il diritto di andare liberamente in montagna, ma soprattutto coscientemente, sperando che chi si adopera solo nel vietare, tenga conto dei riflessi negativi di certe iniziative, faccia solo il proprio dovere di vigilare, prevenire gli illeciti, educare, informare e rappresentare il territorio con un volto aperto e accogliente e non oscuro e ostile, come quello mostrato finora.

LE ATTIVITA’ IN CORSO

Ispirandoci a questi princìpi, ci accingiamo a dare il via all’iniziativa “Gli angeli del Velino” voluta dalle famiglie dei 4 amici scomparsi sotto la valanga del 24 gennaio 2021 nella Valle Majelama / Bicchero, affiancate dal Comune di Avezzano. Con vero orgoglio, la nostra Sezione insieme ai vari Corpi dello Stato e al Soccorso Alpino, protagonisti nelle ricerche in quei lunghissimi 28 giorni, farà la sua parte per portare il messaggio di educazione e sicurezza in montagna, nelle scuole superiori di Avezzano nell’anno scolastico appena avviato, con un piano didattico teorico basato sui “quaderni di escursionismo” del CAI e attività pratiche (escursionistiche di base) in ambiente, a primavera inoltrata.

Tra le tante attività escursionistiche in corso, in questo periodo stiamo portando a termine la manutenzione della rete sentieristica del Parco Regionale Sirente Velino. Dei quasi 500 km di sentieri che lo attraversano, oltre 350 competono alla nostra Sezione e vogliamo con questa occasione ringraziare pubblicamente i nostri Soci che volontariamente stanno portando a compimento questa vera e propria impresa. Abbiamo naturalmente tanti progetti da completare, come ad esempio “La Montagna e l’Uomo” con i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado, interrotte dalla pandemia, che contiamo di riprenderle già in novembre e proseguire nel prossimo anno.

SOTTOSEZIONI E SOCI

Il nuovo Consiglio Direttivo, attraverso il suo presidente Franco Salvati, saluta e ringrazia Antonio Marini, Reggente della Sottosezione di Rosciolo e Roberto Ranalli, Reggente della Sottosezione “Valle del Giovenco”, per il ruolo determinante da loro svolto nei rispettivi territori formando un tutt’uno con la sezione madre. Ringrazia anche tutti coloro che apprezzano il nostro impegno sociale oltre che sportivo, augurandosi di vedere crescere ancor di più il numero di iscritti, arrivato a quota 400.

Chi volesse avvicinarsi al nostro mondo può venire a trovarci nella nostra Sezione in Via Mazzini 32, aperta il sabato pomeriggio dalle 18 alle 19.30 per informazioni e iscrizioni.

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