Ortucchio, Scurcola Marsicana ed, infine, anche Avezzano, città in cui, al centro della propria piazza, è stato allestito, nella giornata di venerdì, addirittura un realistico accampamento militare strategico, di datazione, però, medioevale. Le prodezze del re francese Carlo I D’Angiò rievocate, in 3 Comuni della Marsica, grazie alla prontezza di un Corteo storico instancabile, composto da circa 300 figuranti, indossanti, tutti, abiti curati in ogni minimo particolare: questo il senso e questo lo scopo delle tre giornate di quest’anno del progetto di ‘Marsica Medioevale’, che hanno puntato a ripetere nel 2017 la celeberrima vittoria del condottiero angioino per il trono del Regno delle Due Sicilie, a 749 anni di distanza dalla Battaglia dei Piani Palentini. In questo tracciato storico ricostruttivo, che ha mirato a riverberare nelle memorie presenti, le glorie di ieri, si è espresso in tutto il suo successo di pubblico il progetto a più voci di ‘Marsica Medioevale’, concerto di idee basate sulla riscoperta delle proprie radici storico-culturali ed umane, attraverso la chiave di lettura della rievocazione.
Il progetto è stato battezzato, quest’anno, per la prima volta, dal Centro Studi Carlo I D’Angiò, presieduto dall’architetto Lorenzo Fallocco. Tre cortei storici,quindi, per tre rievocazioni storiche significative, che hanno testimoniato il passaggio del re francese nella terra marsicana d’Abruzzo, lui che sconfisse nell’epopea del 1268 Corradino Di Svevia, ultimo discendente della casata nemica, prendendo il possesso definitivo del Centro Sud.
«Nel pomeriggio di venerdì, – afferma Fallocco – si è celebrata ad Avezzano la giornata di chiusura di questo progetto meraviglioso. Il 25 agosto, Carlo I si trovò, dopo la battaglia dei Piani Palentini, sulle sponde dell’allora lago Fucino, vincente e vittorioso nella sua armatura, festeggiando la vittoria definitiva per il controllo del Regno delle due Sicilie. Abbiamo cominciato, quest’anno, a rievocare ad Ortucchio, per il primo anno in assoluto, il giorno 13 agosto scorso. Il 21 agosto, invece, è toccato a Scurcola Marsicana, ricevere gli onori del Corteo storico, in questo caso per il sedicesimo anno di fila, proprio qualche giorno prima dell’anniversario effettivo dello storico scontro riportato anche nei famosi versi della Divina Commedia di Dante Alighieri, nell’Inferno». La Battaglia si ebbe il 23 agosto del 1268 e segnò la svolta politica.
«Le tre giornate, – conclude Fallocco – complessivamente, sono andate tutte bene, con una strepitosa partecipazione di pubblico anche ad Avezzano. ‘Marsica Medioevale’ è iniziato quest’anno, col primo rintocco di vita. Ne farà, sicuramente, di strada, anzi, correrà, quest’altro anno, sino a Napoli, laddove Corradino venne decapitato a soli 16 anni, per colpa del suo destino da sconfitto». Alle spalle di queste tre manifestazioni, i patrocini dei rispettivi Comuni ed il cappello istituzionale della Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo. Il dato più felice che ‘Marsica Medioevale’ riporta a casa, per, è senza dubbio riassunto nella calorosa accoglienza della gente del posto: «non capita tutti i giorni, infatti, – aggiunge il presidente del Centro Studi – di sentirsi parte di un sistema circolare, in cui la storia segna il passo e dove i Comuni fanno squadra per l’unità della visione del territorio all’esterno». Ad Ortucchio si è tenuta la manifestazione del ‘passaggio di un re’. Nella cornice scurcolana, invece, si è compiuto ‘il destino di un Re’ grazie alla teatrale rievocazione del Corteo Storico, per giungere, poi, infine, nella città avezzanese, che ha visto il trionfo di Carlo D’Angiò. Ad Avezzano, quindi, l’ultima manifestazione. Le strade cittadine dei centri dei tre luoghi toccati dalla magia di ‘Marsica Medioevale’ sono state prese, in questo mese, d’assalto da curiosi, abitanti e turisti. «Un evento, anzi tre eventi gemelli insieme, che hanno fatto bene, senza dubbio, al cammino turistico di questa fetta importante di territorio del panorama abruzzese. Ma noi ci stiamo già rimboccando le maniche per quest’altro anno, quando – chiosa Fallocco – in un clima ancora più allargato, altri Comuni si uniranno alla stirpe del Medioevo marsicano, come Sante Marie, Magliano de’ Marsi e Pescina. Noi del Centro Studi abbiamo solo dato un incentivo alla vita che riprende a cibarsi di storia, di arte e di cultura».
Fonte: ufficio stampa ‘Marsica Medievale’
Foto di: ufficio stampa ‘Marsica Medievale’