Il presidente Giuseppe Di Pangrazio ha partecipato a Bruxelles all’incontro sulle ‘Calamità Naturali’, in cui l’Italia è uno dei partner leader a livello europeo. L’incontro si è svolto a Casa Abruzzo ed è stato organizzato in due panel informativi in cui il Presidente Di Pangrazio ha portato la sua esperienza partendo dal lavoro che sta svolgendo all’interno della CALRE dove guida l’apposito Gruppo di lavoro sulle ‘Calamità naturali’. «La nostra relazione è stata ritenuta molto interessante – afferma Di Pangrazio – proprio perché il Gruppo di Lavoro si avvale di professionalità che hanno un approccio sia tecnico che giuridico. Dallo studio delle normative regionali ed europee è emersa la carenza di una normativa organica a livello comunitario sul tema delle calamità naturali». Il team di esperti di cui si avvale il gruppo di lavoro è costituito da specialisti dell’Università dell’Aquila, dell’Università di Chieti, del GSSI (Gran Sasso Science Institute), della Protezione Civile regionale, dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). «È un gruppo molto preparato in cui alla sensibilità politica-istituzionale si affiancano le competenze tecnico-informative degli enti scientifici preposti allo studio ed al rilevamento dei dati». Il contributo di idee del gruppo di lavoro abruzzese sulla nuova normativa comunitaria in tema di calamità naturali verrà presentato nella Conferenza di Bonn sui ‘Cambiamenti climatici’ nel prossimo mese di novembre, in un evento organizzato dalla Conferenza delle Nazioni Unite. «In questa occasione l’Abruzzo parteciperà con tutto il suo bagaglio di esperienza e in qualità di coordinatore del Gruppo di Lavoro per la Calre affiancheremo la delegazione della Regione Abruzzo guidata dal Sottosegretario Mario Mazzocca, per rilanciare gli impegni sul clima presi a livello nazionale ed europeo. L’Europa ha finalmente compreso l’importanza di investire nella prevenzione di questi fenomeni naturali che provocano ingenti danni economici ed alle vite umane. L’Abruzzo –conclude Di Pangrazio –può candidarsi a guidare questo processo a livello nazionale ed europeo, forte della sua grande esperienza maturata nella gestione delle emergenze degli ultimi anni».
Fonte: ACRA