“Pescara è attanagliata in una morsa di calore e sarà cosi per gli anni a venire se nessuno corre ai ripari. Ormai, lo sanno tutti, la soluzione è: utilizzare in modo massiccio la risorsa-suolo e il patrimonio verde, la terra e le piante, aumentando la permeabilità e l’ombra. Invece, in questi giorni assistiamo increduli a quanto sta accadendo”.
È quanto afferma il direttivo della Sezione ‘Gorgoni’ Italia Nostra di Pescara, sottolineando che “se volevamo un primato lo abbiamo raggiunto”, perché la città “rimarrà anche nel futuro sempre nella top-ten delle città più calde e con maggior consumo di suolo: ormai è rimasta l’unica classifica che riusciremo a scalare in positivo”.
Il riferimento dell’associazione è ai tanti lavori in corso in città.
Da via Fornace Bizzarri, dove “è stato già posizionato il cantiere per eliminare il parco”, agli orti di via Santina Campana, altra area che “attende il suo cantiere a discapito del verde”.
Dal parco ‘8 marzo’, che “verrà smantellato per una struttura sanitaria”, a corso Vittorio Emanuele, dove “è aperto il cantiere per l’ennesima sistemazione che inserirà, al posto di alberi, delle pergole con grandi fondamenta”, fino alla strada parco, dove “stanno tagliando alberi proprio ora, in vista dei lavori; anche qui non esiste la legge a protezione dell’avifauna che vieta taglio o potature di alberature fino a settembre”.
“Infine si prepara il colpo finale: l’enorme volume di cemento da riversare col palazzo della Regione in pieno centro, sulle aree di risulta, dove i cittadini aspettavano il grande parco centrale da 35 anni”, conclude Italia Nostra.