Ci stanno lavorando da un paio di anni e hanno tutte le intenzioni di individuare le persone che hanno portato il CAM (Consorzio Acquedottistico Marsicano) ad un passo dal baratro. Stiamo parlando di Alessandro Pierleoni, Felicia Mazzocchi e Antonio Mostacci, il primo nella veste di presidente del Consiglio di Sorveglianza, gli altri due in qualità di componenti di un organismo che deve affrontare 51 milioni di perdite e un debito che sfiora i 120 milioni di euro. Numeri da far spavento, ma non tali da indurre i tre professionisti a demordere dall’iniziativa intrapresa. Compito non facile, ma era pur tempo che qualcuno mettesse mano a documenti che hanno portato il Consorzio in un vicolo cieco che sembra veramente senza via d’uscita. Ma il compito di Pierleoni, Mazzocchi e Mostacci non si limiterà solo a questo, perché come ha tenuto a sottolineare lo stesso presidente del Consiglio di Sorveglianza: “Non daremo tregua né agli evasori, né a quelli che si ostinano in tutte le maniere per evitare che venga installato il contatore, perché non è giusto che per certi soggetti debbano pagare sempre e comunque gli onesti cittadini”. Un nostro servizio particolare, nel tg. di questa sera.
CAM: l’impegno del Consiglio di Sorveglianza
Scovare gli evasori e individuare chi ha causato il dissesto