Dal 24 giugno, data di inizio dei lavori, sono passati più di quattro mesi ma del nuovo campo in erba sintetica ad Antrosano nemmeno l’ombra. L’impianto doveva essere riconsegnato entro novanta giorni dall’apertura dei cantieri ma, ad oggi, tutto tace.
Il progetto era stato approvato dalla Giunta De Angelis per un importo di 422 mila euro e dovrebbe ospitare le partite casalinghe del Pucetta, formazione militante nel girone A del campionato di Promozione.
Dopo un brusco rallentamento dei lavori verso la fine dell’estate, in molti ipotizzavano il taglio del nastro entro la fine di ottobre. A farne le spese è soprattutto la squadra gialloblù allenata da Corrado Giannini, ancora costretta a disputare le gare interne allo Stadio Corvi di Canistro a porte chiuse.
Una situazione che rispecchia in pieno la sempre più grave problematica legata all’impiantistica sportiva marsicana. Ultima società, in ordine cronologico, a farne le spese è il Paterno Calcio (campionato di Eccellenza), ancora costretto a giocare allo Stadio Addari su un campo in terra e , per giunta, a porte chiuse.
A completare il desolante quadro anche il Comunale di Luco dei Marsi, i cui lavori di messa in sicurezza non vedono ancora la luce. L’Angizia Luco, pertanto, è stata costretta a traslocare al Dei Marsi.